Andrea Crisanti, l'atteso nuovo Dino Grandi: forse ci salverà
Crisanti dichiara apertamente che l'ulteriore accanimento sui non vaccinati sarebbe un'inutile pazzia. Finalmente s'è schierato dalla parte della ragione
E a Stefano Puzzer? Giustamente, un anno di "confino" (per ora...).
Ma Draghi c'è o ci fa? Secondo me, c'è e ci fa! E, bravissimo com'è, ci riesce molto bene a farci, tanto per cambiare... alla grande. Grande! Parola al cui suono in troppi lo hanno abituato. Ma, attenzione! Con queste mosse da fuori di testa, dando ragione ai giudizi-previsioni di "occhio di falco" Travaglio, l'abituale giudizio di grande, potrebbe, tra non molto, essere seguito da certi giudizi appunto, alla Travaglio o, meglio ancora, alla Sgarbi quand'è in gran forma, fuori di sé.
Insomma, la condanna cervellotica, sproporzionata, assolutamente ingiustificata, inflitta al meraviglioso eroe Stefano Puzzer, potrebbe costargli molto cara, al Grande! Una grossolana e volgare macchia che lo sporcherà per sempre, anche se, nell'impazzimento generale, dovesse diventare Capo dello Stato per caso, come Speranza è ancora per caso, scandalosamente, ministro della Salute e capo del MINCULPOP, avallato a occhi chiusi, dall'espertissimo in vaccini e pandemie, Draghi!
Draghi che, addirittura, ha cominciato a sorridere! Addirittura anche a ridere che uno, con l'aggiunta del bavaglio, stenta a riconoscerlo. Ha assecondato e tuttora asseconda pedissequamente, la sempre più chiaramente assurda condotta della lotta alla pandemia, con l'obbiettivo di raggiungere il miraggio dell'immunità di gregge.
Ho ricevuto una decina di richieste di chiarimento, per il mio pessimismo sul raggiungimento di un risultato simile.
Lo giustifico molto facilmente: raggiungile teoricamente, in una nazione "sovranista" al punto di poter blindare tutti i confini e quando nella popolazione di vaccinati per davvero, c'è una piccola minoranza di non vaccinati che statisticamente, circondata da vaccinati, non può infettarli. I non vaccinati possono solo infettarsi tra di loro, ma la probabilità di un loro incontro diventa tanto minore, quanto più il rapporto non vaccinati, vaccinati, è piccolo. Potremmo noi mai arrivare a una tal ipotetica soluzione, col piccolo problema dei vaccinati che si reinfettano a causa dei vava, vaccini vanescenti e con i confini terra, mare, cielo tutti colabrodo?
Ma anche se avessimo vaccini veri, in condizioni reali come quelle attuali, cosa fare col problema dei paesi che attualmente sono al 3% di vaccinati e per giunta coi vava?
L'irresponsabile Speranza, e a questo punto, coirresponsabile Draghi, sperano nella fortuna? Sperano, senza alcun appiglio scientifico, che continuando a far vaccinare tutti, con metodi sempre più nazifascio-talebani, le ricadute saranno sempre meno pericolose? Hanno consultato le fattucchiere, oltre agli scienziati televisivi, da rotocalco?
(segue)
Tempo fa scrissi "In attesa del Dino Grandi di questa seconda puntata del regime fascista", da certi punti di vista, peggiore addirittura della prima che, per fortuna, non ebbe l'occasione per una persecuzione vaccinale a oltranza e di far morire i disertori o fucilati alla schiena o di fame a casa, chiusi (citazione dotta obbligata) come sorci. Bene, ho cominciato a sperare nell'imminente comparsa del nuovo Grandi, osservando ultimamente il volto di Crisanti.
Ora, dichiarando apertamente che l'ulteriore accanimento sui non vaccinati, con la loro chiusura in casa, sarebbe un'inutile pazzia, finalmente, s'è schierato dalla parte della ragione. Era da tempo, però, che mostrava sempre più un'espressione di sofferenza. Non poteva identificarsi con la persecuzione vaccinale a oltranza, voluta dai quattro televirologi da bar, il cui unico a dimostrarsi civilmente paziente rimane il naturalmente sorridente Pregliasco.
Quando si constata che le previsioni fatte sui risultati di una terapia, sono sistematicamente smentite dai risultati, se s'è normali dal punto di vista dell'autocritica e, a questo punto, anche morale, si ha l'evoluzione di Crisanti. Sempre più in crisi, tormentato... alla fine ha fatto come Dino Grandi! Vedremo ora se Speranza e il Grande, capiranno la lezione del nuovo Grandi, o se faranno come l'Uomo mandato dalla Provvidenza a finirci di rovinare.
Arrivo all'ultimo dubbio di oggi. Non è che il nostro previdentissimo governo, pieno zeppo di vaccini in frigo e prossimi alla scadenza, ha la fregola di smaltirne il più possibile, vaccinando gl'irresponsabili e rivaccinando tutti i vaccinati coi vava? E non può neanche regalarli a milioni, come fece Speranza, generosissimo con soldi non suoi, perché gli altri paesi, accortisi delle fregature, gli direbbero "accà nisciuno è fesso!"
(vedi Vaccini, che fine, per i 42 milioni di AstraZeneca e J&J non usati?)
Concludo elencando tre notizie, a ulteriore giustificazione della diffidenza verso questa frenesia governativa di raggiungere l'irraggiungibile immunità di gregge.
1) Riporto il contenuto di una lettera ricevuta da una cardiologa, ieri pomeriggio. Era firmata con nome, cognome e numero telefonico del luogo di lavoro. La dottoressa lavora in un ambulatorio di cardiologia di un ospedale marchigiano. Dopo averla letta, resomi conto della gravità delle affermazioni, ho subito effettuato un controllo per verificare l'esistenza di una tal cardiologa nell'ospedale citato. Tutto esatto, compreso il numero telefonico. Ecco le sue parole:
"È dura restare a lavorare in queste condizioni, siamo sfiniti. Troppe verità scientificamente provate e non dette. È proibito emettere i dati dei nuovi contagiati...la maggior parte di loro sono vaccinati. Sono aumentati gli arresti cardiaci, le miocarditi, le dissecazioni arteriose e Le parlo non per sentito dire ma perché vedo con i miei occhi. I medici di base sono stati minacciati dallo stato di venire radiati se emettono certificati di differimento dal vaccino per patologie. Questa cosa che iniettano non è un vaccino e non ti protegge dell'infezione!
Se vuole, faccia pure girare questo messaggio, senza la mia firma, perché "tengo famiglia".
Credo valga di più una lettera simile, scritta per esperienza diretta, di cento articoli o sondaggi."
2) Aggiungiamo l'esperienza di Marion Gruber e Philip Krase, direttrice e vicedirettore dell'Ufficio Ricerche e Controlli sui Vaccini, ovvero dell'OVRR (Office of Vaccines Research and Review), Due autentici giganti nel mondo dei vaccini, potendo dare o negare il via al loro uso.
Al loro clamoroso caso credo d'essere stato uno dei pochi a dedicare un articolo in cui rimarcavo l'estrema e significativa gravità dei fatti. Queste due autorità mondiali hanno clamorosamente annunciato le dimissioni dall'OVRR, per protestare contro le inammissibili interferenze della politica nel loro delicato lavoro! Già da tempo molto irritati per le inopportune pressioni della Casa Bianca per affrettare e orientare le loro conclusioni, sono stati snobbati e umiliati da Biden, quella specie di Speranza statunitense, che ha dato il via libera alla terza dose del solito Pfizer, trasgredendo ogni legge e regolamento in base ai quali i test per completare l’iter della sperimentazione, dovevano terminare a fine 2023!
3) Se non bastassero i due precedenti fatti a dimostrazione del clima di terrore che, con minacce di licenziamenti, ha tappato e tappa le bocche di chi avrebbe qualche critica fondata da fare e della gran fretta che ha condizionato dall'inizio realizzazione e sperimentazione dei vaccini, ricorrendo anche a veri e propri imbrogli fatti, ovviamente, a fin di bene per .... le case farmaceutiche e tutto il giro di affaristi spregiudicati eternamente affamati di grossi e duraturi guadagni, ecco il dulcis in fundo: l'abortendo Pfizergate!
(segue)
Tanto per cominciare, e per cambiare, la dipendente che ha segnalato le irregolarità, definita una specie di 'gola profonda' è stata immediatamente licenziata. E poi, tutto chiarito a sentire Aureliano Stingi, ricercatore in Biologia molecolare e oncologica. Ricercatore pagato dalla multinazionale Pfizer per valutare in parte l'efficacia del vaccino Pfizer e addetto a scoprire e smontare le notizie false. Per la difesa della Pfizer tutto il fumo sollevato è solo la testimonianza di superficialità e poca accortezza in piccole procedure. "Non creiamo panico e insicurezza" ha concluso Stingi.
Le accuse formulate in un articolo del giornalista investigativo Paul D Thacker, pubblicato sul 'British Medical Journal', parlavano, guarda caso, di "falsificazione dei dati e ritardi sul monitoraggio degli effetti collaterali".
Che combinazione, le coincidenze tra licenziamenti e minacce di licenziamenti e la falsificazione di dati, tra addetti ai lavori negli USA, operatori italiani e la fretta indiavolata del solitamente addormentato Biden!