Marcucci: "Letta? Più danni dopo il voto che prima, anticipare le primarie Pd"

Congresso Pd e alleanze, intervista ad Andrea Marcucci, ex capogruppo al Senato e consigliere della Fondazione Einaudi

Di Alberto Maggi
 Andrea Marcucci
Politica

Marcucci: "Ci sono i margini per un accordo in Lombardia con Letizia Moratti"


In Lombardia e nel Lazio, in vista delle Regionali, il Pd sembra isolato. Qual è la via d'uscita?
"Uscire dall’angolo, che è lo stesso che ci ha causato una debacle totale alle elezioni, e recuperare iniziativa politica. Conte insiste sulla strada dell’estremismo? Il partito reagisca subito costruendo alleanze con il terzo polo, i civici, gli ambientalisti, in Lazio ed in Lombardia. Da soli continueremo a perdere".

In Lombardia il Pd dovrebbe appoggiare la candidatura di Letizia Moratti?
"Penso che dovrebbe valutarla scrupolosamente, sedendosi ad un tavolo sul programma. Vogliamo mandare finalmente all’opposizione una pessima Lega che governa la Regione da quasi 30 anni? Usciamo dall’isolamento punitivo in cui ci siamo cacciati, e confrontiamoci. Letizia Moratti ha usato termini significativi nelle sue dichiarazioni, ci sono margini per un accordo. La penso come il mio predecessore Luigi Zanda".

Nel Lazio il Pd dovrebbe cercare un accordo con il Movimento 5 Stelle?
"Le porte dei 5 Stelle da ieri sono definitivamente chiuse, e sul tavolo c’è la disponibilità di un nostro ottimo assessore, Alessio D’Amato, ed anche altri nomi possono venire fuori. L’importante è stabilire un metodo con il terzo polo. È arrivato il momento di fare una scelta di campo: il Pd deve recuperare un asse privilegiato con i riformisti di altri partiti".

La strategia di Enrico Letta sembra fallimentare. Non occorrerebbe anticipare le dimissioni del segretario e le primarie e il congresso?
"Paradossalmente Letta rischia di fare più danni dopo il 25 settembre che prima. Il preambolo del congresso allontana ancora di più gli elettori. I candidati devono scendere in campo e le primarie devono essere anticipate. La discussione nel Pd in questi giorni è surreale, lontana dalla realtà".

Chi vedrebbe come nuovo segretario del Pd e quale strategia di alleanze politiche? M5S o Azione-Italia Viva?
"Prima vediamo chi sono i candidati, sulle alleanze ho già detto, io sono da tempi non sospetti per un rapporto privilegiato con Renzi e Calenda. Quanto ai candidati del Pd, vedremo i nomi, per ora ho trovato spunti interessanti nei ragionamenti di Bonaccini e di Nardella".

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