Anm: "Noi come i massoni? Accusa grave. Crosetto? Vigileremo sul Pnrr"

Il Presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati Giuseppe Santalucia replica alle accuse mosse dal ministro della Difesa Guido Crosetto

di Eleonora Perego
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Giuseppe Santalucia
Politica

Opposizione giudiziaria, Santalucia (Anm) contro Crosetto. L'intervista di Affari 

“Ingerenza della magistratura nella politica? Una rozza semplificazione”. Con queste parole il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Giuseppe Santalucia ha, ancora una volta, ribattuto fermamente alle parole del ministro della Difesa Guido Crosetto, che in un’intervista al Corriere della Sera ha attaccato la magistratura, colpevole di ordire contro il Governo. Su Affaritaliani.it il presidente Santalucia ha replicato anche a quelli che sarebbero i due rami principali dell’attuale ingerenza nella politica meloniana.

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Presidente, si parla di un’inchiesta su un presunto finanziamento illecito, inchiesta che potrebbe pregiudicare in qualche modo le prossime elezioni Europee...

Non ne so nulla, e si fa confusione se si pensa che l’Anm si occupi di inchieste. Quelli sono gli uffici giudiziari.

Ma anche di un controllo sull’attuazione del Pnrr che non vi compete...

I controlli del Pnrr sono anche della magistratura penale, ma non solo organo di controllo, a iniziare dagli organismi Ue. La magistratura svolge un ruolo di controllo della legalità, quindi è ovvio che…

Perchè secondo Lei il ministro Crosetto, che si occupa di Difesa, vi ha rivolto queste accuse?

È una domanda che dovrebbe rivolgere al ministro. Siamo stati colti da amara sorpresa, speravo in un clima di maggiore serenità dopo alcuni fraintendimenti dei mesi scorsi. Spetta al ministro chiarire, ma voglio fugare qualsiasi sospetto e ombra sul fatto che la magistratura, o suoi pezzi, facciano azioni eversive nei confronti del governo di oggi, ieri e domani. Siamo un’istituzione dello Stato fedele, abbiamo giurato sulla Costituzione, e la rispettiamo sino in fondo.

Eppure anche molti ex magistrati, e il mondo dell’avvocatura, hanno ammesso in qualche modo dei contatti, negli ultimi 30 anni, tra magistratura e politica...

Parlare di controllo di legalità, che può coinvolgere anche il mondo politico, non vuol dire un’invadenza della giurisdizione nella politica. Sono state fatte delle semplificazioni rozze – quando si dice che la magistratura invade gli spazi della politica – ma in Italia vige la regola dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge, l’obbligatorietà dell’azione penale… se viene coinvolto un politico non bisogna gridare allo scandalo.

Il ministro ha parlato di “riunioni segrete”… praticamente vi ha paragonato alla massoneria.

Questa è un’accusa molto grave. La magistratura è un’istituzione trasparente, ogni riunione viene fatta in pubblico, tutto ciò che viene detto e fatto è alla luce del sole, questi paragoni ci offendono.

Ma voi siete favorevoli o no alla separazione delle carriere?

Sono discorsi dietrologici. Noi di fronte a una possibile riforma costituzionale possiamo dire e diciamo la nostra, nel pieno dibattito, e negli organismi istituzionali. Nulla di segreto, concertato in stanze più o meno riservate, tutto alla luce del sole. Tutto ciò che si dice e si costruisce dietro le quinte non ci appartiene.