"Anticipo da 16,5 milioni all'Albania". Ok alla risoluzione della maggioranza

Il ministro degli Esteri: "Successivi rifinanziamenti potranno avvenire semestralmente"

di Redazione
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Il ministro degli Esteri Antonio Tajani nelle comunicazioni alla Camera sul protocollo Italia-Albania. Video

L'aula della Camera ha approvato la mozione di maggioranza sulle comunicazioni del ministro degli Esteri Antonio Tajani sul protocollo Italia-Albania sui migranti. I si' sono stati 189, i no 126. Il governo aveva chiesto di riformulare il secondo punto del testo, chiedendo riformulazione per cui si prevede l'impegno a non dare applicazione, in via provvisoria, al protocollo prima della sua entrata in vigore a seguito della ratifica. La risoluzione presentata inizialmente dalle opposizioni impegnava il governo ad accertare la nullita' di tutti i provvedimenti dell'esecutivo e dei singoli ministeri, i quali siano connessi, conseguenti e attuativi del medesimo protocollo, prima della data di entrata in vigore della legge di ratifica. L'aula della Camera ha anche approvato le parti della risoluzione presentata dal M5s su cui il governo aveva dato parere favorevole, bocciando invece quelle su cui c'era stato il no dell'esecutivo. 

L'aula della Camera ha approvato la parte di risoluzione presentata dalle opposizioni (tranne M5s) su cui il governo ha dato parere favorevole con una piccola riformulazione. I si' sono stati 317, nessun contrario. La Camera ha pero' votato contro la premessa della risoluzione, votata separatamente.

LE PAROLE DEL MINISTRO TAJANI

"I costi" dei centri per i migranti in Albania "sono interamente a carico dell'Italia". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nelle comunicazioni alla Camera sul protocollo Italia-Albania. Tali costi "si articolano in due componenti. La prima è quella delle attività svolte direttamente dalle autorità italiane", come "ristrutturazione degli edifici esistenti al porto, costruzione del centro per il trattenimento, gestione delle due aree concesse all'Italia, stipendi e trattamento di missione del personale italiano".

Mentre "la seconda componente riguarda le attività svolte dalle autorità albanesi e soggette a rimborso da parte italiana", come "ad esempio la vigilanza della polizia albanese all'esterno delle strutture, eventuali ricoveri ospedalieri dei migranti, eventuali risarcimenti da contenziosi interni e internazionali, l'accoglienza dei migranti che chiedessero asilo in Albania", ha aggiunto. "Per questi costi l'Italia dovrà rimborsare lo Stato albanese" ed "è previsto un anticipo iniziale di 16 milioni e mezzo", mentre "i successivi rifinanziamenti potranno avvenire semestralmente a seguito di rendicontazione".