Appalti, stretta sul 'nero'. Nordio: “No al reato di omicidio sul lavoro”
Informativa della ministra Marina Calderone
Nordio: “No all’introduzione del reato di omicidio sul lavoro”
Inasprimento delle attuali sanzioni amministrative in materia di lavoro nero e irregolare e ripenalizzazione delle sanzioni in materia di appalto, subappalto e somministrazione illecita: sono, a quanto si apprende al termine del Cdm nel corso del quale si è svolta l'informativa della ministra Marina Calderone, alcune delle misure allo studio per il provvedimento sulla sicurezza sul lavoro atteso al prossimo Consiglio dei ministri. Allo studio, si apprende ancora, anche una norma di coordinamento delle Procure della Repubblica sulle attività di indagini per i reati in materia di lavoro e di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. La decisione dopo la strage di Firenze di qualche giorno fa.
Calderone: "Nel 2023 irregolarità nel 76% dei cantieri edili"
Nel 2023 le irregolarità nei cantieri edili sono state praticamente la norma, hanno interessato due terzi dei siti controllati. Lo scorso anno gli ispettori del lavoro nel settore dell'edilizia hanno registrato un livello di irregolarità pari al 76,48%. Una cifra che sale ancora, con un tasso di irregolarità media che supera l'85,2%, nel caso di aziende impegnate in lavori collegati al superbonus 110%.
Dopo la tragedia avvenuta la scorsa settimana a Firenze nel cantiere per la costruzione di un ipermercato, dove cinque operai sono stati uccisi dal crollo di una trave, la ministra del Lavoro Marina Calderone ha relazionato in Cdm sull'attività ispettiva mettendo in evidenza le criticità emerse, soprattutto nell'ambito delle aziende edili. La ministra ha specificato che la polizia giudiziaria è ancora al lavoro per accertare quanto accaduto a Firenze. I controlli sono in crescita.
Su 92.658 accessi in cantiere, ha riferito Calderone, 20.755 sono inerenti alla vigilanza in materia di salute e sicurezza, con un incremento di 3.720 ispezioni rispetto all'anno precedente. L'ultimo rapporto Inail riporta che le denunce di infortuni sul lavoro presentate tra gennaio e dicembre sono state oltre 585mila (-16% rispetto al 2022), 1.041 delle quali con esito mortale (-4,5%).
Nel frattempo il governo lavora alla possibile interdizione dagli appalti da due a cinque anni in caso di gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro o di accertata responsabilita' penale per reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro. All'ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri, viene spiegato, sarà inserito un provvedimento per il potenziamento della tutela in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, il coordinamento e il rafforzamento delle attività ispettive e del sistema sanzionatorio, anche in relazione al subappalto e alla somministrazione illecita e fraudolenta, oltre alla qualificazione delle imprese, alla formazione del datore di lavoro e dei lavoratori e alla salvaguardia delle imprese regolari. Possibile anche una nuova penalizzazione delle sanzioni in materia di appalto, subappalto e somministrazione illecita.
Il provvedimento potrebbe prevedere anche sospensione e decadenza dai benefici fiscali e contributivi per le imprese irregolari; valutazione di congruità del costo della manodopera in relazione al costo dell'intero appalto. Tra le misure allo studio: una norma di coordinamento delle Procure sulle attivita' di indagini per i reati in materia di lavoro e di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; l'inasprimento delle attuali sanzioni amministrative in materia di lavoro nero e irregolare.
Nordio: “No all’introduzione del reato di omicidio sul lavoro”
No al reato di omicidio sul lavoro. A pochi giorni dalla strage del cantiere Esselunga di Firenze, dove cinque operai sono morti per il cedimento di un solaio, il ministro della Giustizia si dice contrario all’introduzione di un reato specifico: "Proprio questa mattina in Cdm questo argomento è stato trattato, anche con l'ipotesi di eventuali sanzioni penali – ha detto Carlo Nordio alla Camera – Non è stato trattato il principio, al quale sarei anche abbastanza contrario, dell'introduzione dell'omicidio sul lavoro perché con l'esperienza dell'omicidio stradale, che ha aumentato a dismisura la pena, gli incidenti non sono diminuiti ma aumentati".
Il Guardasigilli lo ha specificato durante il question time, interrogato su eventuali provvedimenti normativi che puntino ad arginare il problema delle morti sul lavoro. "Sono allo studio altre misure per contrastare il lavoro sommerso", ha aggiunto Nordio. Sul tema il ministro si è detto contrario anche alla creazione di una procura specializzata nazionale: "Esiste una circolare del Csm che dice che è sufficiente la creazione di gruppi di lavoro specializzati presso le singole procure. Io non credo che la creazione di una procura nazionale possa essere più efficace. Ammetto però che la frammentazione nelle procure più piccole, dove non esistono questi gruppi specializzati, possa sembrare insufficiente. Il nostro orientamento è quello intermedio: devolvere alle procure distrettuali questa competenza in modo da dare un indirizzo omogeneo nell'ambito di un distretto. È tutto oggetto di discussione".