Armi, stop alle mine antipersona. Con l'ok alla Camera si volta pagina

Via libero definitivo alla legge contro le mine antipersona

Politica
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Armi, la Camera dice stop alle mine antipersona. Soddisfazione da Emergency: "Nel ricordo di Gino Strada"

Via libera definitivo alla legge contro le mine antipersona. La Camera dei deputati ha approvato all'unanimità la legge per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di ordigni anti-uomo, di munizioni e sub-munizioni a grappolo (legge 1813 "Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo"). Così si chiude un altro brutto capitolo del passato.

"L'approvazione della legge contro il finanziamento alle mine anti-persona, alle munizioni e sub-munizioni a grappolo rappresenta un ulteriore passo avanti verso l'eliminazione di questi ordigni, iniziato in Italia con la legge per la loro messa al bando nel 1997, che fu ottenuta grazie a una importante campagna civile di cui Emergency fu promotrice. Oggi salutiamo soddisfatti questo nuovo provvedimento, che istituisce meccanismi di controllo e verifica, dettando scadenze di attuazione e stabilendo sanzioni in caso di inosservanza". Sono le parole di Rossella Miccio, presidente di Emergency, dopo il via libera definitivo all'unanimità dell'Aula della Camera dei deputati alla legge contro le cosiddette cluster bomb. "Oltre vent'anni da quando Gino Strada ha parlato degli effetti di questi Pappagalli verdi sui bambini in Afghanistan, e ancora vediamo le conseguenze dei conflitti tutti i giorni nei nostri ospedali".

"Negli ultimi vent’anni in Afghanistan - continua Emergency - l’organizzazione ha garantito cure gratuite salvavita a 61 mila vittime di armi da fuoco nei 3 Centri chirurgici e nei 44 Posti di primo soccorso presenti in 30 distretti. Di queste, 19 mila erano vittime di scheggia di ordigni esplosivi e 7 mila vittime di mina. “Sono 4 persone ogni giorno. Il 40% dei feriti trattati erano donne o bambini. Il numero delle vittime di attacchi indiscriminati non ha accennato a diminuire in vent’anni di conflitto”.