Assegno unico 2023: come cambia. Chi ci guadagna e quanti soldi al mese

Assegno unico 2023: tutte le novità da gennaio

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Assegno unico 2023, qualcuno avrà più soldi. Ecco chi


L'assegno unico destinato alle famiglie con figli a carico fino a 21 anni potrebbe diventare più ricco dal 2023, soprattutto per le famiglie numerose. E' quanto si capisce leggendo la Legge di Bilancio.

Come conseguenza dell'inflazione 2023 sarà rivalutato l'assegno unico, che ora arriva ad un importo massimo di 175 euro a figlio. L'aumento dei prezzi al consumo si attesta a oltre il 12 per cento, quindi è ipotizzabile almeno un incremento di 21 euro. L'ipotesi è che l'assegno possa salire da 175 a 196 euro per le famiglie che prendono il massimo avendo un Isee non superiore a 15mila euro. Il minimo, che va a chi è nella fascia superiore a 40 mila euro o che non ha ha presentato l'Isee, salirebbe da 50 a 55 euro al mese.

Per le famiglie con quattro o più figli, secondo le ipotesi allo studio del governo, aumenterebbe di 100 euro. Cento euro in più anche per i gemelli fino a tre anni di età. In sostanza, la maggiorazione già prevista (ora è di 100 euro) raddoppia e sale a 200 euro.

Nel calcolo dell'assegno unico dal 2023 conterà sempre meno l'Isee. L'intenzione del governo è infatti di sostituirlo con un altro metodo di calcolo, il quoziente familiare. Inoltre, il rinnovo dell'assegno – a parità di condizioni familiare – sarà automatico. Allo scadere del primo anno della misura, introdotta a marzo 2022, non sarebbe dunque necessario presentare una nuova domanda, ma l'importo spettante continuerebbe ad essere accreditato sull'Iban già indicato.

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