Autonomia, Calderoli povero illuso. "Va in pre-Cdm". Ma nessuno la vuole

Anche Confindustria contro la riforma della Lega (Nord)

Politica

L'autonomia regionale differenziata, sulla quale Calderoli ha lavorato davvero in maniera seria, trova la contrarietà di Fratelli d'Italia, dei presidenti di Regione di Forza Italia del Sud e perfino dei leghisti eletti al Mezzogiorno


"Martedi' prossimo presentero' il testo aggiornato in pre-Consiglio e credo che nella settimana prossima potra' essere approvata la proposta di legge in maniera preliminare. Poi andra' in conferenza unificata per il relativo parere e poi in Cdm per l'approvazione definitiva e infine avviata all'esame in Parlamento". L'ha detto il ministro Roberto Calderoli parlando della bozza della norma per l'Autonomia differenziata delle regioni nel corso di un dibattito organizzato da Confindustria a Venezia. Calderoli insiste, va avanti, e fa annunci che resteranno vuoti. Aria fritta. Come sanno perfettamente anche nella stessa Lega. L'autonomia regionale differenziata, sulla quale Calderoli ha lavorato davvero in maniera seria, trova la contrarietà di Fratelli d'Italia, dei presidenti di Regione di Forza Italia del Sud e perfino dei leghisti eletti al Mezzogiorno, come ha ben spiegato il leghista calabrese (contraddizione in termini) Domenico Forgiuele. All'interno della stessa Lega, fonti qualificate spiegano che non ci sono speranze, non ci sarà alcun via libera entro l'anno e forse l'ok arriverà entro fine legislatura ma con un testo decisamente annacquato.

"Io sono convinto che prima di tutto sia necessario fare una ricognizione di cosa sono le funzioni e i servizi che vengono erogati in relazione a quelle materie". Lo ha affermato Roberto Calderoli, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, a margine del convegno di Confindustria oggi a Venezia, parlando dei Lep. "Dopodiche' una volta che saranno noti i contenuti di quelle materie, una regione per volta verra' e chiedera' al governo. Ci sara' un governo che rispondera' si' o no, un Parlamento che esprime un parere e poi un voto con maggioranza assoluta. Si chiama differenziata proprio perche' va gestita 'cum grano salis'", ha spiegato.

Confindustria, autonomia differenziata non spacchi Paese - "L'autonomia differenziata non può e non deve diventare un nuovo tema che spacca il Paese, che penalizza la crescita dell'economia e la stabilità della finanza pubblica". Confindustria, con il vicepresidente Vito Grassi, lancia il messaggio da Venezia dove ha riunito ieri a porte chiuse le articolazioni del sistema di rappresentanza degli industriali (per un confronto ampio su tutti i temi aperti), e dove oggi in un evento pubblico è atteso anche il ministro Roberto Calderoli. "Questioni pesanti", servono "risposte chiare" per "realizzare quella convergenza nazionale che, come Confindustria, auspichiamo con tutte le nostre forze".

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