Autonomia, FdI frena la Lega: "Dopo la Consulta, il Parlamento non finirà l'iter per le modifiche prima dell'autunno 2025"

Messina ad Affaritaliani.it: "La Corte ha toccato anche le materie non Lep"

Di Alberto Maggi
Manlio Messina
Politica

I tempi? "Fare previsioni è sempre difficile, dipende da come andranno le cose nelle commissioni e poi in Aula, ma la vedo dura prima dell'estate"


"Anche alcune delle materie non Lep (livelli essenziali delle prestazioni) sono state indicate dalla sentenza della Corte costituzionale e quindi, come ha precisato il presidente della Camera, andranno riviste in Parlamento. L'interlocuzione con le regioni può andare avanti ma al tempo stesso la realizzazione concreta dell'autonomia regionale differenziata, che è nel programma di governo e la faremo, dovrà necessariamente seguire le prescrizioni indicate dalla Consulta". Ad affermarlo ad Affaritaliani.it è il vice-capogruppo vicario alla Camera di Fratelli d'Italia Manlio Messina, parlando delle prospettive di modifica della Legge Calderoli nel 2025 dopo la sentenza della Corte costituzionale.

Quanto ai tempi per gli aggiustamenti necessari in Parlamento, considerando i lavori sia nelle commissioni che in aula alla Camera e al Senato, Messina afferma: "Passerà un po' di tempo prima di finire tutto il lavoro". Impossibile recepire le indicazioni della Consulta e completare i lavori prima dell'estate del prossimo anno? "Fare previsioni è sempre difficile, dipende da come andranno le cose nelle commissioni e poi in Aula, ma la vedo difficile prima dell'estate. Diciamo che una previsione ragionevole può essere, visto che ci sono anche tanti altri provvedimenti in Parlamento, l'autunno del 2025 per il completamento dell'iter sull'autonomia in modo tale che la legge sia applicabile dopo la sentenza della Corte", conclude l'esponente di Fratelli d'Italia.

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