Autonomia, la Camera approva. Il Pd lancia il referendum abrogativo
La premier Giorgia Meloni: "Italia più forte e più giusta"
Autonomia, la Camera approva. Scontro totale tra maggioranza e opposizioni
La Camera approva diversi articoli chiave del Dl Autonomia al termine di una riunione fiume con voto all'alba. Scontro tra la maggioranza e l'opposizione sulle tempistiche. Se la Lega, attraverso il capogruppo Riccardo Molinari, parla di "colpa dell'opposizione che ha fatto perdere tempo prezioso", Conte (M5s) e Fratoianni (Avs) ribattono: "Si tratta di arroganza del governo, non c'era nessuna fretta". Via libera a una decina di articoli determinanti. Le ultime votazioni sono state effettuate oltre le 5 del mattino e hanno portato all'approvazione degli articoli 6-7-8-9-10-11 che prevedono tra le altre cose anche "l’ulteriore attribuzione di funzioni amministrative agli enti locali", oltre alla definizione della "durata delle intese e la successione delle leggi nel tempo".
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"Più autonomia, più coesione, più sussidiarietà. Ecco i tre cardini del disegno di legge sull'autonomia differenziata approvato alla Camera. Un passo avanti per costruire un'Italia più forte e più giusta, superare le differenze che esistono oggi tra i diversi territori della nazione e garantire gli stessi livelli qualitativi e quantitativi delle prestazioni sull'intero territorio. Avanti così, nel rispetto degli impegni presi con i cittadini". Così la premier Giorgia Meloni su X commenta il via libera definitivo del Parlamento alla legge sull'Autonomia.
"Il Pd, insieme alle altre opposizioni, ai movimenti e alla società civile, è pronto a raccogliere da subito le firme per un referendum contro lo Spacca Italia". Lo spiega all'Ansa il capogruppo dem in Senato Francesco Boccia dopo l'ok definitivo all'autonomia differenziata. Boccia nell'Aula del Senato, rivolto alla maggioranza, aveva preannunciato: "Non ci lasciate altro scampo per una raccolta firme per un referendum che sicuramente boccerà lo 'spacca Italia'".§
"Ci hanno tenuto tutta la notte in Parlamento pur di approvare l'Autonomia Differenziata e brandire lo scalpo del Sud prima dei ballottaggi. E cosi' Fratelli d'Italia si piega all'antico sogno secessionista della Lega. Suggerirei che a questo punto cambiassero il nome in Brandelli d'Italia. O Fratelli di mezza Italia, visto che la stanno spaccando in due. Continueremo a batterci contro l'autonomia differenziata e il premierato insieme alle altre opposizioni, come abbiamo fatto ieri sera in una piazza unitaria e pienissima". Cosi' la segretaria del Pd Elly Schlein su Instagram.