Autonomia su un binario morto. Forza Italia la affossa e dietro ci sono i Berlusconi

Il governatore del Veneto Zaia e la Lega possono protestare finché vogliono, ma non ci sono i soldi

Di Alberto Maggi
Tags:
Giorgia Meloni al centro; Antonio Tajani a sinistra; Matteo Salvini a destra
Politica

Politicamente, dietro l'atteggiamento intransigente dei forzisti ci sarebbe la famiglia Berlusconi. Marina e Pier Silvio, sempre più attivi in politica, vogliono un partito moderato e liberale ma anche centrale nel quadro politico e che sappia battere i pugni sul tavolo


Non è più solo Roberto Occhiuto, presidente della Calabria, a opporsi all'autonomia regionale leghista del ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli. In Cdm il leader di Forza Italia Antonio Tajani ha dato battaglia affermando che "rischiamo tante piccole politiche estere regionali" e ha chiesto a Calderoli una copia della relazione che accompagna la legge. La situazione dunque si complica e mentre le opposizioni gongolano per l'attivazione della piattaforma online per le firme per il referendum abrogativo la maggioranza si mostra sempre più divisa.

Tecnicamente, fonti azzurre, spiegano che il problema sono i soldi per i famigerati Lep, i livelli essenziali delle prestazioni, che devono essere calcolati alla luce della spesa standard e non più storica perché quest'ultima è proprio quella che nel corso dei decenni ha creato le disuguaglianze tra Nord e Sud. Il problema è che per arrivare a questo obiettivo servono molti, molti fondi. Banalmente, per fare un esempio, bisogna arrivare a regime che le scuole abbiano le stesse opportunità e le stesse risorse in Veneto come in Calabria.

E, spiegano sempre da Forza Italia, visto che a settembre se non si cambia il Patto di Stabilità (e non si cambierà con Giorgia Meloni all'opposizione di Ursula von der Leyen) l'Italia deve pagare 10 miliardi circa a Bruxelles, come si fa a trovare i soldi? Il tutto considerando che c'è da scrivere una difficilissima Legge di Bilancio per il 2025 con la riconferma del taglio del cuneo fiscale fino a 35mila euro e con la Lega che chiede sulle pensioni Quota 41 per tutti già da gennaio.

"Nessuno ha la fabbrica dei soldi, la situazione è complessa e servirà molto tempo" sottolineano fonti di Fratelli d'Italia. Come dire, di fatto, che l'autonomia regionale resta una bella cornice, ma vuota. Senza risorse e senza soldi. E soprattutto senza certezze sui tempi di trasferimento delle deleghe da Roma alle regioni. Anche sulle deleghe non Lep, spiegano sempre da Forza Italia, serve un sistema "equilibrato" stoppando così Luca Zaia che ha già chiesto 9 deleghe non Lep (richiesta rimasta finora del tutto inascoltata).

Politicamente, dietro l'atteggiamento intransigente dei forzisti ci sarebbe la famiglia Berlusconi. Marina e Pier Silvio, sempre più attivi in politica, vogliono un partito moderato e liberali ma anche centrale nel quadro politico e che sappia battere i pugni sul tavolo. Esattamente proprio come sta facendo Tajani non solo sull'autonomia, ma anche sulla legge per le liste d'attesa nella sanità. Insomma, l'estate è sempre più bollente per la maggioranza.



Leggi anche/ Ddl Concorrenza, i pedaggi (in parte) allo Stato. Zes unica: sburocratizzazione e benefici fiscali al Sud - Affaritaliani.it