Bagliani querela i componenti dell'Antimafia e i presidenti di Camera e Senato

Candidato alle comunali di Verona, era stato inserito nella lista degli "impresentabili"

Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia
Politica
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Lista degli impresentabili: Bagliani sporge querela


Luca Bagliani, già deputato, in una nota comunica che "in data 7 settembre 2022 ha presentato presso la Questura di Verona formale Querela nei confronti di tutti i componenti della Commissione Antimafia e del Presidente della Camera e del Senato per diffamazione, turbativa elettorale, violazione della legge sul silenzio imposto per le 24 ore antecedenti le elezioni dal momento che gli articoli di stampa erano usciti il giorno 11.06.2002. Infatti in data 10.06.2022 alle HR 20.00 il Presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra aveva etichettato Bagliani quale 'impresentabile' alle elezioni del Comune di Verona che si tenevano in data 12.06.2022. Bagliani era capolista nella Lista Battiti per Verona del Candidato già Sindaco Federico Sboarina, il quale appresa la notizia ne aveva preso le distanze. La vicenda riguarda un Procedimento penale che vede coinvolto il Bagliani per fatti che risalgono addirittura a marzo del 2013, ben più di 9 anni fa. Il Procedimento è ancora all’esame degli atti preliminari che vedono sollevato dal Bagliani un difetto di Giurisdizione del Tribunale in quanto il Decreto Calderoli c.d. Ammazzanorme (D.L.vo 212/2010) ha abrogato il Plebiscito dell’Annessione delle Venezie all’Italia e conseguentemente risulta abrogata anche la Conversione di tale Decreto (L. 246/2005 che ha dichiarato decaduta la L. 3841/1867)".

"Di fatto il Tribunale non procede nei confronti del Bagliani in quanto vi è un vuoto normativo e il Bagliani ha chiesto l’intervento della Corte Costituzionale. Al riguardo quindi le Venezie in punta di Diritto sarebbero del tutto Autonome e non soggette alle norme italiche salvo l’indizione di un nuovo plebiscito. La Commissione Antimafia quindi non avrebbe potuto dichiarare Bagliani impresentabile in quanto ciò si porrebbe in contrasto con la Costituzione, le Sentenze della Corte Costituzionale e l’orientamento della Corte Europea dei Diritti dell’uomo che tutelano i diritti inviolabili della persona. La Commissione Antimafia avrebbe poi travalicato le proprie competenze in quanto la Lista Battiti per Verona non avrebbe sottoscritto il codice di Autoregolamentazione dei Partiti; in nessuna parte di tale codice autorizza i componenti ad utilizzare il termine di 'impresentabile'; compresso, di fatto, il diritto del Bagliani all’elettorato passivo; turbativa elettorale; violazione del principio della separazione dei poteri, in quanto competenze esclusive della Magistratura; violazione del diritto di difesa in quanto il Bagliani non è mai stato convocato o ascoltato dalla Commissione Antimafia; per il fatto che è stato accomunato ad altre persone in odore di reati gravi come quelli di mafia".

"La Commissione avrebbe poi violato i Regolamenti Parlamentari e di fatto il silenzio previsto 24 ore prima della tornata elettorale. Il Bagliani di fatto non è mai stato condannato e dal Suo Casellario Giudiziale risulta nulla altrimenti non sarebbe stato candidabile. Il Bagliani si rivolge anche all’Autorità Giudiziaria per
accertare l’esatta presenza dei Componenti della Commissione all’atto della decisione adottata del 10.06.2022 in quanto la Commissione si trincea attraverso l’insindacabilità e la segretezza dei suoi atti".