Ballottaggi, trionfo Pd: il Sud molla Meloni che rischia sulle riforme

Il secondo turno delle elezioni comunali è più di un campanello d'allarme per il governo e per la maggioranza

Di Alberto Maggi
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Politica

Ballottaggi, il trionfo del Pd segna una svolta politica

Prima la delusione alle elezioni europee dove Fratelli d'Italia ha perso il primato al Sud (nonostante il buon risultato generale), per colpa dell'autonomia regionale, a favore del Pd. E ora la batosta ai ballottaggi, in particolare nel Mezzogiorno. Il secondo turno delle elezioni comunali è più di un campanello d'allarme per il governo e per la maggioranza.

Il Sud è in rivolta e non a caso il presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, ha intuito la rabbia degli elettori ed è uscito allo scoperto. Ora l'opposizione, in particolare Elly Schlein, si intesta la lotta popolare contro le riforme del governo con i referendum su autonomia e premierato, entrambi ipotizzabili nell'autunno del 2025.

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Sull'autonomia il Pd ha praterie al Sud per conquistare nuovi voti, non solo ex M5S, mentre il premierato crea frizioni con l'Europa e in particolare con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La premier ha già messo le mani avanti dicendo che in caso di sconfitta al referendum costituzionale non si dimetterà, ma se dovessero esserci due botte pesantissime come il no all'autonomia e soprattutto al premierato, con una posizione di sostanziale isolamento in Europa e la procedura di infrazione che lega le mani al governo, i contraccolpi politici sullo stesso esecutivo sarebbero potenzialmente devastanti.

Si rischia l'implosione sia della Lega, se l'autonomia verrà bocciata, sia di Fratelli d'Italia con l'eventuale no al premierato. Il risultato dei ballottaggi di oggi con il netto trionfo del Centrosinistra (unica nota lieta per il Centrodestra la vittoria a Lecce con Adriana Poli Bortone) segnano una svolta. Il Pd di Schlein si intesta la battaglia anti-governo sulle riforme e per la maggioranza si apre un anno e mezzo di grandi fibrillazioni, interne, ed esterne con Bruxelles e Quirinale.