Ballottaggi, D'Incà spinge per l'alleanza M5s-Pd. Ma Conte frena

Anche Letta dice sì alla proposta del ministro per i Rapporti col parlamento, ma il leader M5s rallenta: "Solo dove possibile"

Politica
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"Sono scelte che vengono fatte caso per caso. In alcune citta' come Movimento 5 Stelle abbiamo deciso di percorrere strade comuni col Pd ed in altre abbiamo ascoltato quello che veniva dai territori. Dove non siamo alleati, comunque, Pd e Movimento 5 Stelle potranno ritornare insieme ai ballottaggi". Lo ha detto a Castrovillari il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Inca. "Sono convinto - ha aggiunto D'Inca' - che dove non si riuscira' a vincere al primo turno, potremmo ritrovarci con candidati a sindaco comuni col Pd al secondo". 

Comunali: Letta, su ballottaggi D'Inca' ha detto una cosa saggia

"Il ministro D'Inca' ha detto una cosa saggia, una cosa che fa parte dello spirito di convergenza, sul quale noi stiamo lavorando, per creare una coalizione larga e incisiva". Cosi' Enrico Letta, segretario del Pd, circa le parole di Federico D'Inca', ministro per i Rapporti con il Parlamento, su una possibile intesa M5S-Pd per gli eventuali ballottaggi delle elezioni comunali.

Comunali: Conte, ballottaggi? Apparentamento solo dove possibile

"Il problema del ballottaggio e' presto detto: se in alcune situazioni non siamo andati insieme perche' non c'erano le condizioni e l'asticella non era alta, il ballottaggio non risolve il problema. Se poi altri ci appoggiano, vuol dire che appoggiano la nostra proposta. Ma se noi, come in alcuni casi e' successo, non siamo andati in coalizione perche' le proposte che ci sono state fatte non avevano le condizioni per tenere alta l'asticella, il ballottaggio non cambiera' nulla. In altre circostanze invece, semmai c'erano le condizioni ma per ragioni contingenti non si e' partiti insieme, e in quei casi soltanto, si potrebbe valutare anche un discorso ballottaggio". Cosi' il leader del Movimento 5Stelle, Giuseppe Conte, a margine di un comizio elettorale a Battipaglia. "Il discorso ballottaggio - spiega - presuppone che ai cittadini diciamo 'votate qui, votate li''. Noi quello che possiamo garantire e' che votino per noi". "Quando c'e' una nostra lista - aggiunge - possiamo impegnarci per un risultato, offriamo determinate garanzie, non facciamo promesse elettorali irrealizzabili, ma offriamo delle garanzie che la nostra proposta ha requisiti e prerequisiti, come anticorruzione, antimafia, assoluta legalita' ed etica pubblica". "Il discorso del ballottaggio - conclude - rischia di non permetterci di offrire quelle garanzie minime, indispensabili che caratterizzano la nostra azione politica".