Ballottaggi, Pd ottimista: cosa accade a Roma e Torino. Dietro le quinte

Ballottaggi Roma, Torino e Trieste: i sentiment nei partiti alla vigilia del secondo turno delle elezioni amministrative

Di Alberto Maggi
Roberto Gualtieri Lapresse
Politica
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Ballottaggi, Pd ottimista: cosa accade a Roma e Torino. Dietro le quinte

Ci siamo. Domenica e lunedì si vota per i ballottaggi e gli occhi della politica e del Palazzo sono quasi tutti puntati sulle sfide principali di Roma e Torino. La campagna elettorale è stata abbastanza in sordina, "distratta" dall'assalto di Forza Nuova alla sede della Cgil di sabato scorso e sulle polemiche infinite sull'entrata in vigore, da oggi, del Green Pass obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro.

Ballottaggi Roma, Torino e Trieste: i sentiment nei partiti alla vigilia del secondo turno delle elezioni amministrative

Nel Partito Democratico  si registra un grande ottimismo sull'esito delle sfide nella Capitale e nel capoluogo lombardo. Stando ai sentiment che si respirano tra i deputati e i senatori Dem, a Roma Roberto Gualtieri dovrebbe facilmente recuperare i tre punti abbondanti di distacco da Enrico Michetti grazie a una buona parte - non tutti ovviamente - dei voti andati al primo turno a Carlo Calenda e a Virginia Raggi.

Il ragionamento che fanno in casa Pd è semplice: il leader di Azione ha detto che voterà per l'ex ministro dell'Economia, così come Giuseppe Conte, e, nonostante le resistenza dell'ormai ex sindaca a un'alleanza strategica di Centrosinistra, la speranza è che circa il 60% dei due elettorati scelga Gualtieri domenica e lunedì. Solo una piccola parte, spiegano sempre fonti del Nazareno, dovrebbe spostarsi sul candidato del Centrodestra e la restante parte finire nell'astensione. L'unica speranza per Michetti, ribattono in casa Fratelli d'Italia, è che ci sia un'improbabile e sorprendente partecipazione al voto in particolare delle zone periferiche della Capitale (soprattutto Roma Sud), visto che le zone centrali e benestanti, dove al primo turno l'affluenza è stata più alta, tendenzialmente votano a maggioranza Centrosinistra.

Per quanto riguarda Torino, i Dem sono moderatamente ottimisti sulla vittoria di Stefano Lo Russo, anche se forse non con una differenza ampia su Paolo Damilano. Al primo turno Valentina Sganga dei 5 Stelle ha raccolto il 9% circa dei consensi e - spiegano fonti Pd - "almeno la metà di quei voti dovrebbe scegliere il Centrosinistra e pochissimi il Centrodestra". Anche nel capoluogo piemontese Lega e FdI sperano in un'affluenza massiccia e superare a quella del 3-4 ottobre per cercare di recuperare grazie in particolare al voto delle zone periferiche. Il Centrodestra è invece ottimista sul successo, non ampio, a Trieste dove al primo turno Roberto Dipiazza è arrivato nettamente in testa su Francesco Russo, ex senatore del Pd.