Ballottaggi, "Vittoria Csx? L’elettorato ha riequilibrato. Sorpresa Perugia"

Intervista a Livio Gigliuto, presidente dell’Istituto Piepoli

di Gabriele Penna
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Politica

Ballottaggi, intervista a Gigliuto

Scossone per il governo? Segnale a Giorgia Meloni? Sono partiti gli interrogativi dopo il ballottaggio che ha visto vincere nettamente il Centrosinistra in diversi capoluoghi come Firenze, Bari, Perugia, Campobasso e Potenza.

Affaritaliani.it ha interpellato Livio Gigliuto, presidente dell’Istituto Piepoli, per analizzare il secondo turno del voto amministrativo in quelle città rimaste in bilico dopo la prima chiamate alle urne.

Si è trattata di una tornata che “ci racconta le opportunità che il Centrosinistra ha se va insieme” e “l’importanza di fare bene la campagna elettorale” che, anche quando si parte in svantaggio, può determinare la vittoria, come nel caso  di Vittoria Ferdinandi a Perugia.

Centrosinistra molto bene nei ballottaggi, un segnale a Meloni?

Ogni città fa storia a sé. Bari e Firenze erano due secondi turni molto evitabili. Nel centrosinistra se mettiamo insieme tutti i voti presi dai candidati di quel mondo a Firenze credo stessero al 60% già al primo turno e a Bari addirittura sopra. A Lecce è successo l’opposto, Poli Bortone è un po’ una sorpresa. Quindi starei attento a dare un significato nazionale, perché Bari e Lecce sono nella stessa regione.

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Quindi?

Il caso di cui meno si parla, ma che politicamente rappresenta un vero laboratorio, è Perugia. Lì è uscente il Centrodestra e il sindaco Andrea Romizzi aveva un buon livello di apprezzamento. Ci sono state due cose interessanti: la prima è il Campo largo, il Centrosinistra si è presentato con una coalizione molto ampia non disperdendo voti e dando il senso dell’unità che agli elettori piace moltissimo, e poi la candidata, Vittoria Ferdinandi, che ha performato molto bene in campagna elettorale recuperando e finendo avanti.

L’autonomia e il premierato hanno inciso su questo voto?

Erano discorsi già presenti nell’aria prima. Credo più alla storicità di questo Paese. Se vince il Centrodestra alle elezioni politiche, spesso alle amministrative successive, per una compensazione automatica, l’elettorato riequilibra un po’. Non darei una spiegazione nazionale a questo voto locale.

Vengono eletti molti sindaci donna, effetto Meloni-Schlein?

Sono tutte frutto di un effetto di normalizzazione del Paese. Anche Meloni e Schlein. Un riequilibrio di genere che rappresenta una buona notizia. Meloni ha senz’altro rotto il tetto di cristallo. Non tanto Meloni premier, ma Meloni leader di partito.

Adriana Poli Bortone (Centrodestra) a 80 anni vince a Lecce. Brava lei o disastro di Carlo Salvemini, l’avversario?

Salvemini ha perso di un punto. Non è un disastro. Probabilmente Poli Bortone è riuscita a parlare anche a un pezzo dell’elettorato di Salvemini. A non essere una candidata solo di Centrodestra. Questa è una cosa inattesa. Ma Poli Bortone ha una storia di trasversalità in quel territorio.

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