Basilicata, il Pd spinge il re delle Coop per le Regionali: sinistra spaccata

Gli alleati compatti nel no a Chiorazzo: "Meglio un nuovo progetto col M5s"

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Regionali Basilicata, Pd e centrosinistra spaccati sul "re delle Coop" Chiorazzo

La scelta di Angelo Chiorazzo, "che sembrerebbe voler ufficializzare la sua candidatura alla presidenza della Regione" nelle elezioni del 2024 è "una scelta individuale, del tutto legittima, ma che per il palese errore di metodo segna un punto di non ritorno, non più recuperabile". Lo hanno detto, in una nota congiunta, Valerio Tramutoli (Basilicata possibile), Gianni Rondinone (Sinistra italiana) e Livio Valvano (Psi), secondo i quali "è inaccettabile il metodo portato avanti dal Pd in perfetta solitudine, per la scelta della leadership che dovrebbe guidare la coalizione dell'area progressista alle prossime elezioni regionali in Basilicata.

Come riporta il Fatto Quotidiano, "questa mattina il candidato possibile ma non così probabile del centrosinistra giocherà molte delle sue carte in un hotel di Potenza. Comunque vada, uno snodo per Angelo Chiorazzo, il “re delle Coop bianche”, che oggi alla presenza dei dem Roberto Speranza – il suo principale sponsor – e Pina Picierno terrà una conferenza stampa dal titolo che sa già di slogan elettorale: “Basilicata, una storia nuova”.

Ma la sua candidatura non piace a molti. I rappresentanti di Azione, Verdi, Sinistra Italiana e della lista civica Basilicata Possibile, sono compatti nel dire no a Chiorazzo: “C’è un palese errore di metodo, meglio lavorare a un nuovo progetto con i Cinque Stelle”. Bel guaio per il Pd, scrive il Fatto Quotidiano, non così coeso sull’imprenitore. "Perché un maggiorente come l’ex senatore Salvatore Margiotta, ex renziano di ferro, era e resta contrario: tanto che, appena appreso dei veti a Chiorazzo, l’ex presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza ha chiesto un nuovo voto della direzione regionale dem sulla sua candidatura".