"Berlusconi al Quirinale a portata di mano.Con lui oltre 60 Pd, 5S, Iv, Misto"

Quirinale, "Berlusconi sicuro nuovo Capo dello stato se Renzi vota per lui. Ma non mi fido...". Parla Gianfranco Rotondi

Di Alberto Maggi
Silvio Berlusconi 
Politica
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Quirinale, Rotondi: "Toti non tradirà Berlusconi. E sono certo nei voti di Salvini e Meloni"

"Se i parlamentari di Italia Viva votassero Berlusconi sarebbe sicura la sua elezione al Quirinale", spiega ad Affaritaliani.it l'ultimo democristiano in Parlamento, Gianfranco Rotondi, profondo conoscitore dei segreti del Palazzo. L'ufficio stampa di Iv ha smentito quanto ha detto e confermato Gianfranco MIcciché, coordinatore di Forza Italia in Sicilia, e cioè che Renzi gli avrebbe confidato che voterà l'ex Cavaliere ed ex premier come presidente della Repubblica. Ma Rotondi non si fida: "Mi sembra una vulgata giornalistica che non trova la mia conferma. Ho molta simpatia per Renzi, ma con lui non abbiamo mai fatto un affare (politico). L'uscita di Berlusconi dal Senato avvenne con Renzi, senza dimenticare la rottura del Patto del Nazareno proprio con il leader di Italia Viva. Guardando ai precedenti, insomma, non sono ottimista. Ci credo quando (e se) lo vedo".

Rotondi però considera l'elezione di Berlusconi alla presidenza della Repubblica "a portata di mano, sono molto fiducioso che possa coronare la sua lunga stagione politica con il Quirinale. In Parlamento, considerando il Gruppo Misto, il Pd, Iv e il M5S ci sono più di sessanta estimatori di Berlusconi che sono pronti a votarlo nel segreto dell'urna, anche se non lo diranno mai al diretto interessato". La quarta votazione, quando servirà la maggioranza assoluta di 505 per eleggere il Capo dello Stato, "potrebbe diventare un ballottaggio tra Berlusconi e il suo competitor di Centrosinistra. E chi verrà eletto avrà vinto la sfida, come accadde con Giuseppe Leone, per un numero di voti che al massimo si contano su una mano".

Chi potrebbe essere il competitor del leader di Forza Italia? "Non lo so e non tocca a me sceglierlo. Mi piacerebbe una sfida con Romano Prodi, come successo tante volte in passato. Deciderà l'Aula poi chi sarà il Presidente e non è detto che per essere unitivo un Capo dello Stato debba essere votato da una larga maggioranza, può diventare in seguito unitivo". Non teme franchi tiratori nel Centrodestra, magari nei partiti più piccoli? "Escludo che Giovanni Toti, i suoi parlamentari e gli altri di Centrodestra manchino di lealtà a Berlusconi. E' stato lui ad aprirgli l'accesso alle istituzioni. E mi fido anche di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che con Berlusconi al Colle potrebbe stare molto tranquilli. Gli interessi politici vanno oltre le idee", conclude Rotondi.