Berlusconi, meglio "presidente emerito". Ecco perché non merita il Quirinale

Accelerazione tattica del presidente di FI nello spostarsi a sinistra per il red-pass vero il Colle. L'ennesima capriola, ma il "phisique du role" non gli regge

Di Paolo Diodati
Politica
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Quando Berlusconi attaccò Schultz: "Stanno girando un film in Italia sui lager nazisti, la proporrò per il ruolo di kapò"

Nell'articolo del 2009 "La solitudine del numero uno" si davano alcuni consigli all'allora indiscusso Numero Uno che stava allegramente finendo di rovinare la sua immagine pubblica. Immagine sfregiata irrimediabilmente nella terribile requisitoria che aveva fatto Martin Schultz, nella seduta plenaria del Parlamento europeo, proprio il giorno (2 luglio 2003) in cui il nostro Ercolino Semprinpiedi s'insediava come Presidente di turno del Consiglio dell'Unione Europea.

Un attacco, quello di Schultz, preparato accuratamente, che ha dell'incredibile per durezza. Un'arringa da avvocato accusatore che sembrava ispirato da Di Pietro che veniva anche citato per il consiglio di stare attenti al pericolo che Berlusconi esportasse in Europa i suoi sistemi di corruzione. Un attacco che se fosse stato affidato a un membro meno arcigno, probabilmente, non avrebbe avuto l'effetto dirompente che ebbe, specialmente per la replica dell'accusato.

Schultz che inoltre aveva straripato, tirando in ballo anche il livello intellettuale dei suoi collaboratori (tipo Bossi, non a caso vincitore per ben due anni del poco ambito premio Asino d'oro). La replica di Berlusconi, frastornato, livido e combattivo però con argomenti risibili, ispirò addirittura un film che sfruttò integralmente il suo intervento fuori tema e luogo, completandolo con un perfetto sottofondo musicale di mandolini, ben adeguato al tono patetico delle parole sulle bellezze e la grandezza dell'Italia. E mentre il Berlusca che le aveva buscate, s'infervorava in patetiche esaltazioni dell'Italia, dei monumenti, del Sole, l'assemblea plenaria rideva vistosamente!

A culmine dell'enfasi e della rabbia mal repressa, ecco la frase TOP che fece divampare una crisi-scandalo italo-tedesca per cui, specialmente la stampa estera, parlò di pandemonio scatenato dal Nostro: "Stanno girando un film in Italia sui lager nazisti, la proporrò per il ruolo di kapò". Frase azzeccatissima, perché a Schultz, mancava solo l'elmetto in testa e mitra e manganello nelle mani, ma che non doveva assolutamente sfuggire in quell'occasione all'impulsivo presidente. Immagini, replica e insulti del Silvio nazionale che aveva aggravato le sue parole quando gli fu intimato di ritirare il Kapò, sostenendo d'aver fatto ironia e che loro non sapevano cosa fosse l'ironia, fecero il giro del mondo.

Berlusconi, il presidente gaffeur

Fu allora che il nostro folkloristico ed estroso Ercolino, toccò il punto più basso nella considerazione internazionale. Uomo fortemente divisivo fin dalla famosa discesa in campo, la sua fama lo vedeva  indicato come il presidente gaffeur, dagli amanti del linguaggio soft e "il puttaniere", dal popolino più rustico e che va dritto al sodo, ma anche, dai denigratori più informati,  il corruttore, il mafioso del nord, l'evasore fiscale (dal primo agosto 2013, a tutt'oggi, vedi Travaglio, che lo definisce in ogni occasione il pregiudicato, in seguito alla condanna definitiva a 4 anni di carcere per frode fiscale).

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E, ancora, quello delle nove prescrizioni, il Caimano, il Garante della Prostituzione, quello delle leggi ad personam (per sé stesso), il Re sole (nel senso che dà le sole...) ma anche il più grande perseguitato politico della storia, dai fedelissimi difensori, che arrivano oggi a proporlo come Presidente della Repubblica.  Fossi uno contento per la sua elezione al Colle, ma non lo sono, farei questo discorso che non so se qualcuno dei suoi abbia fatto: Berlusconi è stato visto e votato all'inizio come un innovatore. Era un autentico innovatore, nel bene e nel male, che la sinistra e il gregge italiano, non hanno permesso che potesse diventare. Nel 2006 il suo secondo governo approvò la riforma costituzionale che, in sintesi, trasformava la nostra repubblica in un Premierato, ovvero in una specie di repubblica presidenziale, dove il primo ministro avrebbe avuto meno lacci e lacciuoli.

Lacci e lacciuoli subito eliminati da Draghi! Fosse passata la riforma costituzionale, Draghi non sarebbe visto, come giustamente lo è ora, come un dittatore che se ne buggera dei lacci e lacciuoli del Parlamento.   Il popolo italiano, bocciò la proposta di riforma costituzionale, nel referendum indetto proprio nel 2006 e ora Mr B può dire di aver preceduto di 14 anni, il "Genio" Draghi!     

Nella primavera 2010, incontrando Gheddafi (il suo baciamano scatenò un vespaio di sberleffi e critiche feroci), arrivò all'apice della visibilità internazionale e considerazione da parte di molti, perché un rapporto privilegiato con la Libia e il Rais, sarebbe stato di fondamentale importanza e utilità e non solo per l'Italia.  Nel 2011 il nostro Presidente Semprinpiedi raccolse un altro clamoroso risultato dovuto alla sua fama internazionale. 

I sorrisetti del 2011 durante una conferenza nella sala stampa a Bruxelles, tra Sarkozy e la Merkel

Fecero il giro del mondo i sorrisetti durante una conferenza nella sala stampa a Bruxelles, tra Sarkozy e la Merkel, scambiati senza il minimo tentativo per camuffarli, anzi, ostentati in modo particolare da Sarkozy, alle prime parole "Il premier italiano..." della famosa domanda:  "Il premier italiano vi ha rassicurato sui provvedimenti che prenderà il suo governo?" Quesito sottolineato durante la formulazione, da occhiate ammiccanti e sorridenti tra i due, ripetiamo, specialmente da parte di Sarkozy, fino all'aperta risata finale, insieme a tutti i giornalisti della sala stampa, che ridevano con più gusto e più vistosamente dei due politici! Il relativo video, immediatamente virale, immortala con la sua gettonata visione, qual era la considerazione del nostro Numero Uno, in sede europea.

Inutili e goffi i tentativi fatti in seguito dai due, per spiegare i sorrisetti, dovuti, dissero, al non sapere chi dovesse rispondere alla domanda posta. Già... e le risate dei giornalisti? Quindi, quotazioni di nuovo in caduta libera...

L'anno successivo, però, Berlusconi ebbe e perse la vera grande occasione per essere ricordato come uno Statista di larghe, lunghe e addirittura preveggenti vedute, nonostante la grande disistima di gran parte degli italiani. Purtroppo, quando il gioco si fece duro, il nostro Numero Uno, intervenendo dopo l'iniziale grande e manifestata ostilità, alla più che sciagurata "guerra umanitaria" contro Gheddafi, mostrò tutti i suoi limiti di Re Travicello, come ancora oggi continua a definirlo qualcuno dei suoi. 

Avrebbe dovuto dire, di quella guerra, viste le smanie di Sarkozy per iniziare i bombardamenti (tanti tirarono in ballo anche i suoi ingentissimi debiti contratti con Gheddafi) le stesse cose che disse da quei giorni fino alla morte, Gino Strada (Guerra umanitaria è la più grossa bestemmia che abbia sentito) e avrebbe dovuto minacciare le dimissioni e poi, eventualmente, anche darle! Così la patata bollente sarebbe rimasta nelle mani di Re Giorgio. Sarebbe stato linciato per codardia, gli avrebbero ridato del buffone e dell'irresponsabile? 

La lettera di Veronica Lario a Repubblica

Non tutti, ma la stragrande maggioranza, certamente sì! Ora però, avrebbe almeno un enorme merito da sbandierare! Invece, a guerra terminata, iniziò la polemica con Napolitano, scaricandosi l'un l'altro, la responsabilità dell'intervento! Cos'è cambiato, da quando ridevano di lui i gran capi europei e la sala stampa, era perseguitato dai giudici, da Veronica Lario, sua moglie che era furibonda e pronta a scrivere un libro tipo "Come e perché uccidere il proprio marito" e, risparmiando tempo e fatica per il libro, lo uccise lo stesso, sfogandosi con una più che inopportuna lettera a Repubblica, il quotidiano antiberlusconiano per antonomasia, dalla prima all'ultima pagina? 

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Ecco ora, in pieno clima elettorale, i giudizi su di lui, dando per scontati quelli superlativi dei fedelissimi che potrebbero tentare di farlo dichiarare San Silvio in vita (Tajani, Bernini, Brambilla, Brunetta, Carfagna, Biancofiore, Mussolini, ecc.… ecc... Gelmini, celebre per aver creduto che i neutrini, da Ginevra ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso, ci arrivassero attraverso un ignoto tunnel sotterraneo! NB: distanza in linea d'aria, 730 Km, ma un tunnel verrebbe più di 900 Km!): Davigo continua a definirlo un delinquente che in un altro paese sarebbe stato costretto ad abbandonare la vita pubblica e che se fosse eletto, si vergognerebbe d'essere italiano

Mignottocrazia al Quirinale?

Dalla mignottocrazia al Quirinale (Susanna Turco, L'Espresso) Berlusconi al Quirinale? No, grazie, firma la petizione contro (Il Fatto quotidiano), No un pregiudicato al Quirinale (Micromega) De Benedetti e altri, dichiarano con decisione che in caso fosse eletto un pregiudicato al Quirinale, lascerebbero l'Italia. Proposito eccessivo, ma che dimostra quanto sarebbe divisiva e contestata la sua elezione.

La Stampa: Berlusconi aspira al Quirinale. E, dulcis in fundo: I magistrati del Ruby ter: visita psichiatrica, per Berlusconi. Ma, se i magistrati lo considerano da visita psichiatrica, Zangrillo, suo illustre medico personale, amico ed estimatore, lo definisce la persona più intelligente tra tutti gl'intercontinentali che conosce. Intelligente e competente a tal punto, da poter imparare da lui anche quando sta zitto, perché basta guardarlo... e ci si ritrova "sapienti"!       

L'accelerazione nello spostarsi a sinistra per ottenere il red-pass

La verità sta nel mezzo, come spesso avviene? Beh... un po' spostata verso i magistrati. Perché, una volta tanto, Berlusconi potrebbe non fare il Re Travicello o, peggio ancora, il doppiogiochista, permettendo, da una parte, ai suoi inguaribili ultrà di sostenere energicamente la sua candidatura, con tanto di bandiere e scritte "Berlusconi Presidente", vedi FI in Toscana e, soprattutto, la sua significativa accelerazione nello spostarsi a sinistra per ottenere il red-pass, (silenzio-assenso e non divieto assoluto dalla sinistra) e, dall'altra, far dire agli stessi che lo propongono, addirittura che lui ha proibito loro di parlarne! 

Le sue capriole, i salti mortali con ricadute sempre più spostate a sinistra, come del resto fecero per lo stesso motivo, Fini e Casini, sono uno spettacolo patetico, perché diventato eccessivamente veloce. Lui e l'ipnotizzabile Brunetta che vuol toccare Draghi per vedere se non è un fantasma, sono sempre più d'accordo con Letta! Pur sapendo che rischiamo d'affogare in un mare di debiti, ora Silvio difende oltre che le idee di Zan, il reddito di cittadinanza e potrebbe riservarsi il botto finale per convincere anche Letta e Lamorgese a fingere di votarlo. 

Potrebbe dire, come spinta finale per il red pass, d'essere stato sempre favorevole a mandare navi italiane dalla Libia all'Egitto circumnavigando l'intera Africa, di farle arrivare in Turchia e d'inviare camion ai confini della Polonia, per importare quanti più disoccupati possibile, per rendere meno grave il problema della disoccupazione nei loro poveri paesi di provenienza. E che, purtroppo, non è mai stata d'accordo la Lamorgese! 

Ma com'è messo Berlusconi, rispetto agli altri aspiranti nella corsa al Quirinale?

Previsione: nonostante le continue capriole e i pericolosi salti mortali, per lui la vedo nera, a parte se sconfiniamo, come sconfineremo per concludere, nella fantapolitica! Ma com'è messo Berlusconi, rispetto agli altri aspiranti? Sta messo peggio per storia, età e salute.

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Ma proprio l'età e la salute (finto malato se deve presentarsi ai giudici, finto sano se si parla di Presidenza) potrebbero farlo prendere in considerazione dai realisti cinici e calcolatori, che potrebbero convincere i contrari così: "Sappiamo che la soluzione ottimale sarebbe congelare Draghi per due o tre anni e perciò abbiamo tanto insistito con Mattarella per farlo restare, appunto, altri due o tre anni. E Berlusconi, secondo voi, quanto resisterebbe? Malandato com'è, alla prima orgetta... Ci siamo capiti, no?  Anche se si fa fare una protesi a pompetta d'acqua calda, è 'l core che nu je regge!"

Questa ipotesi cinica, anche se venisse tentata da qualche gruppo, sarebbe destinata a fallire, per i prodi del voto segreto! Prodi, diventato saggio per la batosta dei celebri 101 che ci salvarono da lui (mi piace ricordare l'articolo "Ddl Zan, siamo uomini o caporali?" lodatissimo come inno ai votanti ignoti) ha infatti detto a Berlusconi "Impara a contare bene!" Ma, per tutti i nomi proposti a ruota libera, l'ultimo è tra i totalmente cervellotici, quello di Ilaria Capua, faccio la solita domanda:  Chi di loro ha mosso la minima critica alla catastrofica gestione della pandemia, impostata dall'irresponsabile Speranza, per instaurare un'egemonia della sinistra, grazie alla pandemia?

Nessuno? Allora, per me, nessuno sarebbe da votare! Posizione riaffermata nell'ultimo articolo messo in prima pagina da questo giornale per poche ore, ma che sono bastate a spingere circa 200 persone a votare Sì al sondaggio in corso: Ti piacerebbe Massimo Cacciari Presidente della Repubblica? Proposta provocatoria per stigmatizzare la contrarietà al gregge di persone proposte dal pensiero unico. Fine della parte seria, sconfiniamo nella fantapolitica per vedere di accontentare comunque Mr B e i suoi adoratori.

Soluzione fantapolitica all'italo-vaticana: che si faccia di Berlusconi il Ratzinger laico. Addirittura al Vaticano hanno inaugurato una soluzione fino ad allora ritenuta aberrante: avere due Papi. Uno che sta zitto e uno che pontifica. Perché non creare una figura inutile e simile, facendo del "pregiudicato" un Presidente Emerito? Già ne abbiamo uno? Ma Napolitano è Emerito tra quelli che sono stati Presidenti. 

Manca un Emerito che non sia stato Presidente! Ci sarebbe un po' il problema dell'interminabile processo Ruby (siamo al ter, come i richiami per i finti vaccini), per cui il Presidente Emerito potrebbe anche finire in galera da Emerito e di nuovo... boom di notizie in tutto il mondo! Oltretutto, sarebbe un Ratzinger difficilissimo da far stare zitto. 

Uno potrebbe obiettare: ma anche nella fantapolitica, deve esserci un minimo di coerenza: "Scherziamo? Non esageriamo! Non lo vogliamo come Presidente e ce lo ritroviamo come Presidente Emerito? Come giustifichi una simile pazzia? Che pezza metti, per una bestialità simile?" Diamo la parola all'interessato: "Mi si consenta, Signore, Signori, terzo, quarto e quinto sesso, il nostro meraviglioso Paese, il più bello del mondo, ha un'inviolabile e meravigliosa Costituzione, la più bella del mondo, nata dalla Resistenza. Chi è stato il Presidente della Repubblica più amato e che parlava, giustamente, sempre della Resistenza, avendo lui stesso, fatto davvero la Resistenza? Pertini, senza alcun dubbio.

Tutti lo ricordano sull'aereo dopo la nostra vittoria ai campionati mondiali di calcio 1982, oltre che come Presidente della Resistenza, come Presidente dello scopone, fatto addirittura anche in aereo!  Mi si consenta, con molta modestia e senza falsi pudori, io... beh. io... non ho  fatto lo scopone in aereo, questo, proprio no! Ma vi garantisco, sulla testa di tutti i miei figli e anche delle mogli, che l'ho fatto in ogni altro luogo! In comune col grande e indimenticabile Sandro, ho poi in comune... in comune con lui... la Resistenza! Una grande, eroica Resistenza... durata molto più a lungo della sua. Resistenza ... a quei delinquenti, ora si può dire, che mi hanno perseguitato per tutta la vita! Li voglio in galera, in celle buie e fredde, con un solo addobbo: un enorme quadro con la mia faccia benevola e sorridente, da Presidente della Repubblica! E, per giunta, Emerito!  Viva l'Italia... Viva la Resistenza!"