Berlusconi presidente della Repubblica è davvero possibile. Allarme nel Pd
Berlusconi al Quirinale? Lo stop al Ddl Zan fa diventare il "sogno" un'ipotesi. Renzi verso destra. Calcoli e numeri
Gatta ci cova. Nel Partito Democratico è scattato l'allarme dopo lo stop al Ddl Zan in Senato, con il via libera a scrutinio segreto della tagliola voluta da Lega e Fratelli d'Italia che rispedisce il provvedimento in commissione bloccandolo per almeno sei mesi. La preoccupazione nei Dem è ora per la partita del Quirinale e riguarda lo spostamento di Italia Viva verso il Centrodestra (anche se ufficialmente i renziani hanno affermato di aver votato contro la tagliola) e i franchi tiratori nelle file soprattutto del Movimento 5 Stelle. Quello che fino a ieri sembrava solo un gioco o un "sogno" di Antonio Tajani, ovvero Silvio Berlusconi presidente della Repubblica, oggi - numeri alla mano - sta diventando un'ipotesi che non si può escludere a priori. In caso di mancato accordo tra i partiti si andrà sicuramente alla quarta votazione, quando il quorum da maggioranza qualificata scenderà ad assoluta.
Il Centrodestra unito, considerando anche i delegati regionali, potrà contare probabilmente su 441 grandi elettori ai quali ipoteticamente si potrebbero sommare i 41 di Italia Viva e la somma arriva a quota 482: solamente 23 voti in meno rispetto ai 505 necessari per eleggere il Capo dello Stato dal quarto scrutinio. Nel Pd sono in forte allarme anche per eventuali franchi tiratori del M5S che, piuttosto che votare per Mario Draghi e rischiare le elezioni anticipate (con perdita del vitalizio), potrebbero nel segreto dell'urna votare per l'ex Cavaliere con l'obiettivo di salvare la legislatura. Ci sono poi numerosi ex pentastellati, sia alla Camera che al Senato, che potrebbero in prossimità della votazione per il Quirinale passare con il Centrodestra in cambio, magari, della promessa della ricandidatura alle elezioni politiche. Berlusconi presidente della Repubblica non è l'ipotesi principale e lo scenario più probabile, ma dopo lo stop al Ddl Zan - stando ai sentiment che si respirano nel partito guidato da Enrico Letta - non si può più derubricare come un ballon d'essai.