Berlusconi-Quirinale, ecco perché il leader di Forza Italia non vincerà

Quirinale, tra attualità e storia. Berlusconi, gli ex grillni, che forse lo voteranno, Silvio Milazzo, spunta l’eterno Casini?

L'opinione di Pietro Mancini
Politica
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Berlusconi-Quirinale, il fondatore di Forza Italia non sarà presidente della Repubblica. I nomi sono altri

Silvio Berlusconi, 84 anni, non salirà al Quirinale. Ma ha facoltà di sottoporre la sua candidatura all’esame del Parlamento, come il generale Pappalardo, 75 anni. E non può impedirglielo il sig.Di Battista, 43 anni, ex deputato grillino, che lo ha “mascariato”, come si dice in Sicilia, senza contraddittorio, in un recente talk tv.

Dal 1994 al 2013, il fondatore di Forza Italia è stato legittimato da milioni di elettori e ha governato, per lunghi anni, il Paese, prima della stangata per frode fiscale e dell’espulsione dal Senato. È stata applicata “contra Silvium” la discussa legge Severino, che presenta alcuni elementi di incostituzionalità.

Dall’elezione del Presidente della Repubblica, la democrazia e le istituzioni usciranno più forti e più credibili, se i partiti discuteranno, apertamente, e lavoreranno per raggiungere una soluzione convincente e largamente condivisa.

Pertanto, l’auspicio è che vengano emarginati i portatori, sani, dei virus, esiziali, per le istituzioni e il Paese: la delegittimazione degli avversari, i veti motivati con inchieste fumose, come quella sulla presunta trattativa tra rappresentanti dello Stato e i boss, il rilancio di accuse di spietati mafiosi, poi “pentiti”.

Le indiscrezioni sui grillini pronti a votare per l’ex nemico di Arcore per salvare la legislatura e la pensione? Non è una novità. 

Berlusconi presidente della Repubblica? Difficile. Ecco i nomi dei papali per il Quirinale

C’è un termine, milazzismo, dal nome, Silvio Milazzo (1903-1982), espulso dalla Dc, che fu Presidente della Regione Siciliana, sostenuto dal comunista Emanuele Macaluso (1924-2021) e votato anche dai monarchici e missini. Milazzo  diede vita, alla fine degli anni 50, a un’inedita coalizione tra forze politiche e sociali eterogenee e contraddittorie.

Quanto ai “franchi tiratori”, nel 2013, impallinarono le candidature di Franco Marini (1933-2021) e Romano Prodi, 83 anni, che sogna ancora il Colle, anche perché il regista della sua caduta, Massimo D’Alema, 72 anni, non è più in prima linea.

Nel 2022, potrebbero essere…Gentiloni con l’ex premier e nobile romano Paolo, 68 anni, attuale commissario UE. Oppure far convergere i voti su Berlusconi o su “Pier Furby”(nomen omen) Casini, 66 anni che, qualora venisse eletto, attuerebbe la fosca previsione del compianto direttore de “Il Manfesto”, Luigi Pintor (1925-2003): “moriremo tutti democristiani”.