Bonaccini e l'ennesima corrente nel Pd. Per "calmare" la fronda anti-Schlein
Nasce a Cesena "Energia popolare", per cercare di correggere la rotta della nave dem capitanata dalla segretaria
Pd, i malumori verso la segretaria aumentano. E Bonaccini crea l'ennesima "area culturale" per frenare la fuga di massa
Per quanto la segretaria Elly Schlein non perda occasione per ribadire che il Pd è più unito che mai, le tensioni tra i dem sono sotto gli occhi di tutti e per cercare di evitare l'ennesima scissione adesso è intervenuto il presidente dell'Emilia Romagna e del Pd Stefano Bonaccini. La soluzione per bloccare la fronda anti-Schlein? L'ennesima corrente. Oggi a Cesena - si legge su Il Tempo - nasce "Energia popolare", la "non" corrente di Stefano Bonaccini o, come preferisce definirla lui, l’area culturale per "dare un contributo di idee al Pd". Nonostante tutte le precisazioni e i distinguo è difficile però non pensarla come una fronda per cercare di correggere la rotta della nave dem capitanata da Elly Schlein. Anche perché - se davvero andasse tutto bene non si capisce l’esigenza di costituire un’"area culturale" per poter presentare delle proposte. Bonaccini è il presidente del partito non esattamente l’ultimo degli iscritti.
Per questo sembra essere più un segnale rivolto a chi aveva appoggiato la mozione del governatore emiliano, durante le primarie, tranne poi rimanere deluso non solo dalla gestione Schlein ma anche dalla mitezza di Bonaccini verso la segretaria. Se l’indiscrezione venisse confermata la creazione di Bonaccini assumerebbe sempre di più la forma di un lascito verso gli "scontenti" del partito, base riformista in primis.
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Schlein - prosegue Il Tempo - ha vinto le primarie, fra i non iscritti, il 26 febbraio e da allora la fronda degli insoddisfatti si è allargata. Anche perché la segretaria più che unire sembra essere impegnata a dividere. Pochi spazi di rappresentanza per le varie anime del partito, un sostanziale spostamento a sinistra con tanta voglia di alleanza con il Movimento 5 Stelle, la posizione sulla gestazione per altri non condivisa con l'area cattolica del partito e la polemica con Vincenzo De Luca con tanto di nomina di due commissari: uno in Campania e uno a Caserta. Non ultima la polemica di ieri quando la segretaria è andata a Torre Maura senza aver invitato i militanti locali.