Bonelli bullizza Meloni, ma le femministe tacciono

Se fosse stata una “donna normale” si sarebbe trattato di maschilismo paternalistico

Di Giuseppe Vatinno
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Giorgia Meloni
Politica

Bonelli replica agli sguardi inquietanti della Meloni…

 

C’è un che di surreale nella vicenda che ha visto contrapposti il verde Angelo Bonelli e Giorgia Meloni durante le dichiarazioni alla Camera in vista del voto per il Consiglio europeo.

Bonelli a un certo punto del suo intervento si è stranito, si è ravviato il ciuffone e ha a guardato di sottecchi la premier, ha fatto facce strane e poi si è scaricato e l’ha invitata a non guardarlo con quello “sguardo inquietante”.

La Meloni è andata a nozze e subito dopo si è coperta la testa sotto la giacca per evitare l’effetto Medusa sulla sensibilità del verde, famoso tra l’altro per avere portato in Parlamento Aboubakar Soumahoro, salvo poi scaricarlo brutalmente dopo il danno fatto, stivali fangosi inclusi.

Dovrebbe lui rendere conto di questo agli italiani, ma non lo fa.

Ma torniamo al gustoso siparietto.

La foto è finita in prima pagina del Wall Street Journal ed ha avuto evidenza internazionale.

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A questo punto Bonelli ha dichiarato: "Non lo sapevo, me lo hanno detto. La Meloni dovrebbe avere postura più seria invece di fare le faccette quando ascolta, non pensavo potesse reagire così, non si sarebbe dovuta coprire con la giacca ma ascoltare quello che aveva da dire un deputato di opposizione".

E qui siamo all’ “effetto maestrino” che bacchetta l’alunna indisciplinata.

Naturalmente gli è stato chiesto del perché del suo strano comportamento, dove “strano” è riferito all’ambientalista, tanto per chiarire.

Il quale ha ratto risposto: "Aveva uno sguardo, gli occhi inquietanti, quasi vitrei (qui siamo in pieno Stephen King, ndr), e mi sembrava intenzionata a derubricare quanto stessi dicendo (mancanza di attenzione ed affetto, chiedere a Freud e alla infanzia difficile del verde, ndr). Magari sarà stata una mia valutazione scorretta rispetto al tema che stavamo affrontando. Sono rimasto stupito, non ho mai visto una cosa del genere, nemmeno quando andavo a scuola, quello (sarebbe “questo”, ma lui usa il pronome dimostrativo sbagliato, ndr) è il Parlamento italiano. Io potrei anche aver detto una cosa fuori luogo, ma ti pare che ti copri la testa? La foto ha fatto il giro del mondo, ci fai una brutta figura e anche l’Italia rischia di venire considerata come una macchietta".

Invece il Parlamento italiano occupato dagli stivali lerci di Soumahoro è una cosa normale… Quello che Bonelli pare non capire è che la figura bizzarra, la macchietta, per utilizzare le sue parole, la sta facendo lui.

Al che la Meloni ha replicato via social:

"Noto lo scalpore di diversi esponenti dell’opposizione perché alle parole del leader dei Verdi Bonelli rivoltemi in Aula, ’non mi guardi con sguardo inquietane', ho risposto coprendomi ironicamente il volto per non destare ansietà al collega" e poi ancora:

"Non so cosa intendesse con ’sguardo inquietante', ma mi scuso con il collega e con chiunque altro possa eventualmente sentirsi intimorito". Diamo atto alla leader di FdI di aver con gusto un po’ sadico perculato alla grande l’ecologista.

Insomma una vicenda surreale che ha però un risvolto serio, di tipo sociale.

Cosa sarebbe successo se al posto della Meloni ci fosse stata una donna normale? Le femministe nostrane avrebbero gridato nei confronti di Bonelli al paternalismo e al maschilismo, al voler demonizzare una donna per il solo fatto che abbia avuto il coraggio antropologico di sfidarlo guardandolo fisso negli occhi.

Ma la Meloni non è una “donna normale” e quindi il maschiaccio Bonelli (invero un po’ femminilizzato nella sua sensibilità eccessiva) si può permettere di bullizzarla davanti a tutti.

Ma si sa esistono due pesi e due misure e quindi questa volta tutte le femministe sono state zitte ed anzi hanno parteggiato per il sensibile e tenero Bonelli, una pasta d’uomo, intimorito dallo sguardo da Medusa di una femmina alfa che lo ha strapazzato.