Bruno Vespa genio del marketing. E lo scazzo Grillo-Conte lo conferma

Dietro ogni libro del giornalista più longevo della tv c’è un sistema collaudato. La guerriglia marketing che porta Bruno "sotto l’albero” a spese della politica

di Stefano Marrone

Grillo, Conte e Bruno Vespa

Politica

Bruno Vespa è un genio del marketing. Lo scazzo Grillo-Conte lo conferma

Mancano a due mesi esatti a Natale. A ricordarcelo, come ogni anno, ci sono una serie di riapparizioni: le luminarie nelle strade, i dischi di Michael Bublé e le anticipazioni del libro dell’ultimo libro di Bruno Vespa. Indipendentemente dall’apporto letterario, dietro le fatiche letterarie del più longevo giornalista della televisione italiana c’è uno straordinario meccanismo mediatico di promozione. Un sistema ormai collaudato che ogni anno è uguale, ma non ha eguali nel settore della saggistica italiana. Anche perché si basa per gran parte su un connubio con la politica italiana. Lo scazzo tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte è solo l’ultimo esempio di una strategia di guerriglia marketing che detta l’agenda al dibattito pubblico. 

Il “metodo Vespa” tra editoria e politica

Già a ottobre è scattata l’operazione “Vespa sotto l’albero”, ed ecco che ogni giorno le caselle postali dei giornali vengono tempestate di anticipazioni del libro, a cui si accompagnano dei virgolettati di politici. Spesso le dichiarazioni fanno notizia, finendo in prima pagina della cronaca politica dei principali quotidiani nazionali. Il “licenziamento” di Beppe Grillo – così titola Repubblica stamattina - ad opera di Giuseppe Conte che a Vespa ha dichiarato di “non rinnovare il contratto da 300mila euro”, è solo l’ultima in ordine di tempo. Negli anni ci sono state dichiarazioni come quella di Salvini: “Voterei Draghi subito”. Meloni che dichiarò di “non essere ricattabile dagli alleati”; i retroscena della telefonata tra Renzi e Gianni Letta per affossare il Conte bis senza passare per elezioni anticipate.

Un sistema collaudato di interviste ai politici

A rendere un must il rito del libro di Bruno Vespa sotto l’albero c’è un’originale strategia di marketing elaborata dalla sua casa editrice, Mondadori, che contempla tre tattiche di promozione. Alle due canoniche strategie – comparsate in televisione e presentazioni in incontri pubblici, mostre, festival – se ne accompagna una esclusiva, creata ad hoc per il conduttore di Porta a Porta. Alla base del “metodo Vespa” ci sono le interviste che l’autore del libro colleziona con politici italiani di spicco nel corso dell’anno, per poi concederle alla stampa in maniera centellinata e mirata a ridosso della data d’uscita.

Guerriglia marketing che flirta con la politica

Ogni anno il prolifico Vespa arricchisce la sua vasta bibliografia con nuovi titoli. L’ultima fase della sua produzione si va specializzando nel connubio passato-presente, in una collana di opere che spesso si richiamano tra loro, a volte in maniera enigmatica. È stato così con “La grande tempesta” nel 2020; con “Perché l’Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del virus)” nel 2021; passando per “Perché Mussolini rovinò l’Italia (e come Draghi la sta risanando)”; fino a “La Nazione di Giorgia Meloni” nel 2022 e “Il rancore e la speranza” dello scorso anno. Tutte opere costruite su una serie di interviste che Vespa fa ai principali leader politici. 

Bruno Vespa e le abilità di marketing di Mondadori

Bruno Vespa ha un ufficio stampa e marketing impareggiabile. Il lavoro sporco viene girato ai quotidiani, che in nessun caso menzionano la data dell’intervista, che rimane dunque incognita. Le dichiarazioni dei politici suonano come un fulmine a ciel sereno. Scottanti rivelazioni che paiono freschissime, quando invece risalgono a settimane, se non mesi addietro. Le confessioni finiscono addirittura per essere usate contro gli intervistati, come la resa dei conti interna alla Movimento, con Grillo che minaccia di intentare causa a Conte, alla viglia del voto in Liguria. Ma poco importa: l’unica cosa che conta è che il libro di Vespa venda. 

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