Elezioni, Cacciari: "Pd perde in tutti i collegi, anche nel centro di Bologna"
Dopo la rottura tra Calenda e il Partito Democratico. Intervista
"Meloni premier? Dall'estero faranno di tutto per fermare la leader di Fratelli d'Italia. L'Europa non poteva giocarsi la Francia e ora non si può giocare l'Italia"
"Quanto accaduto ha davvero dell'incredibile. E anche se in molti, come il sottoscritto, non si aspettavano che sarebbe finita così male, ragionando è una conclusione logica". Massimo Cacciari commenta con Affaritaliani.it la rottura tra Carlo Calenda e il Partito Democratico. "Sono intese dettate unicamente da uno stato di necessità. In campagna elettorale avrebbero anche potuto fingere di stare insieme, ma un bel casino sarebbe potuto comunque uscire. E sarebbe stato perfino peggio. Il risultato di tutto ciò è che probabilmente il Centrodestra vincerà in tutti i collegi uninominali, poi nel proporzionale vedremo come andrà a finire. E' un sistema elettorale pazzesco, senza alcun senso logico".
Enrico Letta ha commesso errori? Avrebbe dovuto correre da solo fin da subito con la vocazione maggioritaria che fu di Walter Veltroni? "Poverino Letta, certo col senno di poi sì. Ma chi non avrebbe tentato un minimo di intesa? Certo è che a questo punto se il Centrodestra non si fa male e si presenta unito in tutta Italia, con candidati conosciuti e buoni, il Pd non vince in nessun collegio, nemmeno nel centro di Bologna. Calenda, magari insieme a Renzi nel terzo polo, potrebbe ottenere un ottimo risultato sottraendo molti voti al Pd. Letta doveva tentare il tutto per tutto, anche se non c'era alcuna strategia politica se non quella di restare al governo".
Insomma, una Caporetto... "Si vedrà alle elezioni. Se gli altri, il Centrodestra, sono intelligenti sfruttano al meglio quanto accaduto in campagna elettorale. Attenzione, però, perché mi aspetto che qualcosa salti fuori in campagna elettorale, che dal punto di vista internazionale sarà senza esclusione di colpi. L'Europa non poteva giocarsi la Francia e ora non si può giocare l'Italia". Qualcosa per bloccare Giorgia Meloni premier? "Non mi meraviglierei, ne vedremo di tutti i colori per bloccarla".
Lei ha deciso per chi voterà? "Non lo so ancora e non so se andrò a votare, valuterà in campagna elettorale. Fondamentale è la scelta dei candidati. Servono personalità molto attrattive per evitare un vero e proprio disastro. Ma sarà molto dura", conclude l'ex sindaco di Venezia e filosofo.