Cacciari: "Schlein premier? Sì, dell'ammucchiata con M5S e Renzi. Costretti a stare insieme come fa il Cdx"

"Il Centrosinistra vincerà 3 a 0 le Regionali"

Di Alberto Maggi
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Massimo Cacciari
Politica

Schlein a Palazzo Chigi? "Cambi la Bossi-Fini. E sull'Europa..."


"Sarà proprio un colpo durissimo per il governo. Basta che gli altri stanno tutti insieme e vincono quasi certamente 3 a 0". E' la previsione di Massimo Cacciari, intervistato da Affaritaliani.it, sulle prossime elezioni regionali in Liguria, Emilia Romagna e Umbria. E a livello nazionale il campo largo può esistere da Verdi Sinistra fino a Calenda-Renzi passando per il Pd e il M5S? "Per forza. Anche in Francia ormai si mettono insieme solo per sopravvivere e vince che è meno diviso degli altri. Schlein ha provato a mettere insieme qualche straccetto di discorso programmatico questa estate, ma è evidente che sul piano delle politiche internazionali e su quelle finanziarie ed economiche le distanze sono gigantesche. Non esistono più coalizioni, esistono ammucchiate tattiche come a destra. Che cosa ci fanno i liberali con Salvini e gli ex socialisti con gli ex fascisti? Più o meno vale lo stesso discorso dall'altra parte, un'ammucchiata. Ben diverso era l'Ulivo che aveva una leadership riconosciuta, quella di Romano Prodi".

Schlein a Palazzo Chigi? "Se vincesse l'ammucchiata di Centrosinistra è chiaro che avendo il Pd il doppio dei voti del M5S andrebbe lei a fare la premier. Chi avrebbe mai pensato a Meloni premier qualche anno fa? Da Schlein mi aspetterei una seria politica sociale e fiscale, che non vuol dire solo lotta all'evasione ma anche una riforma seria delle aliquote, cosa che è rimasta solo una enunciazione di principi. Poi sul fronte immigrazione va subito cambiata la Bossi-Fini. Tutti gli imprenditori e i commercianti, e non solo, sanno che abbiamo bisogno di un milione o forse anche un milione e mezzo di immigrati regolari per pagare le pensioni e far andare avanti l'economia". E sull'Europa? "Da Schlein mi aspetterei una spinta per una maggiore autonomia dell'Ue nei confronti degli Stati Uniti perché non si era mai vista nella storia del Dopoguerra un'Europa così schiacciata sull'atlantismo", conclude Cacciari.

 

 

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