"Europa appendice degli Usa, solo così sarà grande. Meloni in prima fila". Cacciari 'spiega' l'obiettivo di Musk
Il progetto "MEGA" e la strategia di Trump. Intervista
Elon Musk, Massimo Cacciari e Donald Trump
"Trump chiuderà, liquidando Zelensky, la guerra in Ucraina così otterremo il risultato di far vincere Putin. E poi il presidente Usa si concentrerà sul vero grande conflitto del futuro, che non è più certo con la Russia, bensì con la Cina"
"Fare dell'Europa, come è ampiamente avviata a diventare e ad essere, una delle tante stelle della bandiera americana". Massimo Cacciari non ha alcun dubbio. Secondo il filosofo ed ex sindaco di Venezia, intervistato da Affaritaliani.it, è questo l'obiettivo di Elon Musk (e anche di Donald Trump) che ha appena lanciato il cosiddetto progetto "MEGA" (Make Europe Great Again). "L'Europa sarà grande soltanto obbedendo agli Stati Uniti, un'appendice della politica americana. E' del tutto evidente quale sia l'obiettivo di Musk, insieme a Trump".
Alla domanda se Musk e il presidente Usa troveranno sponde nel Vecchio Continente, Cacciari risponde: "Certamente sì. Tutta la destra-destra europea ormai è chiaramente orientata verso quella direzione, a parte quattro manipoli che sventolano ancora la svastica e fanno il saluto romano. La destra di governo in Europa va nella direzione indicata da Musk mentre le altre culture politiche dell'Ue, con la debacle della guerra in Ucraina gestita in modo disastroso, hanno ormai chiuso. E parlo ad esempio di Scholz e Macron, ma è un processo lungo di declino iniziato negli anni Novanta con Blair, non solo dell'ultimo periodo".
E la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ruolo può giocare? "In questo contesto la premier italiana è la più pronta ad accogliere e fare proprio il progetto di Musk e Trump. Se le cose continueranno su questa strada, e non vedo come possano cambiare, Meloni avrà certamente un ruolo importante nell'Europa futura, ovviamente come appendice degli Stati Uniti d'America".
Quanto ai rapporti tra le potenze mondiali, Cacciari sottolinea che "Trump chiuderà, liquidando Zelensky, la guerra in Ucraina così otterremo il risultato di far vincere Putin. E poi il presidente Usa si concentrerà sul vero grande conflitto del futuro, che non è più certo con la Russia, bensì con la Cina. Ecco perché Trump chiuderà rapidamente le guerra in Ucraina e anche in Medio Oriente non perché sia pacifista, ovviamente, ma solo perché sa perfettamente che la nuova sfida globale, anche militare e non solo commerciale, sarà con Pechino. Tutto ciò a differenza di quei cialtroni europei che pensavano che Putin volesse far abbeverare i propri destrieri alle fontane di San Pietro, scenario geopolitico che non è mai esistito", conclude il filosofo ed ex primo cittadino di Venezia.
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