Calenda all'attacco di Gualtieri: “La De Gregorio vigilerà sulla Trasparenza”
Chi è Flavia de Gregorio, cresciuta alla scuola politica di Azione: a 33 anni vanta 15 anni di esperienza politica e avverte il nuovo sindaco di Roma
L'apocalisse di Carlo Calenda sul Comune di Roma a trazione Pd ha i volti di Lorenzo Marinone, 28 anni, Nella Converti e Claudia Pappatà, 31 anni e Flavia De Gregorio, 33 anni.
Tre giovanissimi neo eletti che promettono di dare battaglia ai quali si aggiunge la papabile capogruppo Flavia De Gregorio che, dall'alto dei suoi 33 anni e una passione per la politica iniziata all'eta di 15 anni, è pronta a sfidare la politica punita dal “non voto”, ripartendo dai fondamentali, quell'attenzione al territorio che ai partiti tradizionali è sfuggita nel corso del tempo. A partire dalla Commissione Trasparenza che fa gola ai superstiti della disfatta a Cinque Stelle e che la De Gregorio reclama a gran voce come “lista più votata”.
Ma chi è Flavia De Gregorio? La passione, o meglio l'amore per la politica nasce al Convitto Nazionale, dove a 14 anni sfida un candidato di “centrodestra” per l'elezione a Rappresentante d'Istituto. Ce la fa e regala i primi “dolori” a una famiglia borghese col papà ufficiale di Marina e la mamma storica dell'arte e restauratrice, perché “da loro ho imparato la disciplina ma poi ho deciso di prendere la mia strada”. Che la porta in Norvegia dove si trasferisce per l'Erasmus e qui per avere due soldi in tasca si divide tra gli studi in Relazioni Internazionali e il mercato del pesce, “dove il salmone è insuperabile”.
La seconda folgorazione guarda sempre a sinistra. E' una dei 30 giovani della covata under di Francesco Rutelli, sino all'incontro con Carlo Calenda, alla ricerca di giovani per Italia Futura e l'amore politico a prima vista.
Visto con gli occhi della De Gregorio, Carlo Calenda ha il pregio di “essere un uomo leale e molto sensibile; l'unico difetto è che a volte è troppo impulsivo”. Tanto basta per iniziare un percorso che porta la “pupilla” prima al Primo Municipio e poi in Campidoglio come consigliere comunale giovane ma anche esperta. Già, perché Azione oltre ad essere un partito “civico” una lezione dal Pd l'ha imparata e bene ed è quella di mandare a scuola le giovani leve. Così la lunga corsa elettorale di Calenda, partita un anno fa, viene accompagnata da un corso permanente durante il quale i tutor forniscono dettagli sull'amministrazione della cosa pubblica e segreti sulle liturgie, anche borboniche, che accompagnano la vita degli eletti. Insomma, se una volta c'era la scuola di Ariccia, Calenda ha messo in piedi una specie di master aperto ai giovani. Con obbligo di frequenza.
Gli spazi che Azione vuole riempire? “Intanto la mia generazione dei 35enni – spiega la de Gregorio – cercando di riconquistare la loro fiducia con un approccio pragmatico. Quindi né destra né sinistra, ma ci misuriamo solo con la concretezza, costruendo un nuovo patto con i cittadini”.
E il rapporto con Gualtieri e la nuova amministrazione?
“Delibera per delibera, provvedimento per provvedimento. Nessuna preclusione ma neanche nessuna apertura di credito ad occhi chiusi”.
Ragazza tosta e concreta, come chi ha venduto il pesce in Norvegia per mantenersi e che conosce la durezza della vita.