Togliete Twitter a Calenda, dalla rete pernacchie e sberleffi al pariolino

L'impietosa rete ha preso di mira anche il suo supposto nuovo “imperatore” e cioè Letta Nipote – Marco Aurelio

Di Giuseppe Vatinno
Carlo Calenda (Lapresse)
Politica
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Nel frattempo le due matrone da poco alla “corte” di Calendulo si sono congratulate 

L’ha fatto un’altra volta. C’è ricascato. Proprio Carletto Calenda non ce la fa a starsene zitto e così, dopo lo show di ieri da Lucia Annunziata, si è infilato nella sua Rolls – Royce blindata in puro platino del Madagascar (perché lui è un turbo – capitalista), e, come un Donald Trump qualsiasi ha cominciato forsennatamente a twittare, sorseggiando un chinotto anni ’70.

Eccitato forse dalle forme ancora matronali della giornalista ha cinguettato un improvvido: “Forza e onore” che è la frase che pronuncia, mentre passa in rassegna le sue truppe, il generale romano Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe) nel film Il Gladiatore di Ridley Scott.

Va da sé che è venuto giù il mondo e l’improvvido pariolino è stato letteralmente sommerso da memi che lo raffiguravano in tutte le situazioni e posizioni possibili.

La Rete, implacabile come solo lei sa esserlo, lo ha valangato di pernacchie e sberleffi che hanno provocato la reazione piccata dei suoi sostenitori che veri o pagati che siano hanno tentato una debole resistenza mediatica per poi cedere ad una slavina di ironia che ha costretto a scendere in campo lo stesso Carlo Decimo Calendulo il quale ha cercato di chiudere le stalle dopo che i buoi erano ampiamente fuggiti.

Caledulo ha provato a richiamare i suoi sventati legionari all’ordine dicendo che c’è del lavoro da fare (combattere i barbari a Vindobona? No raccogliere le firme sotto il sole cocente…).

Ma l’impietosa Rete non si è fermata al povero Calendulo, ha preso anche di mira, e non poteva che essere così, anche il suo supposto nuovo “imperatore” e cioè Letta Nipote – Marco Aurelio che è stato anch’esso rappresentato in una pluralità di stili e situazioni da fare concorrenza ad un universo parallelo.

Nel frattempo le due matrone da poco alla “corte” di Calendulo, e cioè Quinta Mara Carfagnula e Sesta Maria Gelmina, si sono congratulate con il loro comandante in capo, tirando un sospiro di sollievo visto che già indossata la toga rossa delle Populares sono tornate a indossare quella ben più ricca e preziosa delle Optimates, con cui avevano imbustato le loro forme per tanti anni ad un'altra corte di un altro imperatore.

Ha allietato lo spettacolo, vestito solo di un grazioso costumino leopardato che ne faceva trasparire le importanti forme, il giocoliere nano di Corte, Quinto Renato Marroncinas, applaudito dalla nuova imperatrice Cornelia Marta Fascina così tanto divertita dall’esibizione che ha pregato il marito di farlo tornare al più presto da loro, senza pero le due donne.