Calenda: "No a Bonelli e Fratoianni". I verdi dicono sì all'alleanza col Pd

Elezioni: Calenda, mai governo con M5s campioni distruzione. Si potra' andare da Draghi continuare lavoro

Enrico Letta e Carlo Calenda
Politica
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Elezioni: Calenda, Pd decida. C'e' il limite della chiarezza

Patto puo' essere cambiato con il Pd? "Neanche la numerazione delle pagine o l'intestazione del documento". Cosi' Carlo Calenda. "Il patto con il Pd e' chiaro: tutti i giorni vedo dichiarazioni di Bonelli e Fratoianni contro l'agenda Draghi. Se questa e' la loro posizione il Pd dovra' decidere se vuole mantenere l'accordo firmato con noi oppure stravolgerlo, oppure di buttare dentro tutto il contrario di tutto... Ma questo avrebbe un problema con noi", osserva il leader di Azione. Senza l'accordo con il Pd "avrei fatto vincere la destra a tavolino, ma c'e' un limite ed e' la chiarezza", aggiunge.

Elezioni: Verdi, contro destra alleanza con Pd, non coi 5s 

"La Direzione nazionale ritiene, come gia' deciso dal Consiglio federale nazionale del 25 luglio, che l'unica alleanza che possa contrastare efficacemente la destra estrema in Italia sia quella, pur con tutte le differenze che sono note, di un fronte democratico a partire dal Pd. Per questo motivo la Direzione nazionale ritiene non percorribile un'alleanza con il M5S esprimendo, nel contempo, rammarico per il non raggiungimento di un accordo tecnico piu' ampio che includesse anche il M5S". E' quanto scritto approvato dalla Direzione nazionale di Europa Verde-Verdi, che si e' riunita questo pomeriggio.

Elezioni: Calenda, mai governo con M5s campioni distruzione

"In tutta questa legislatura sono stato l'unico a non allearmi con il M5s. I 5 Stelle hanno avvelenato il dibattito italiano, hanno fatto disastri. Mi sono stancato di vedere la gente che distrugge invece di costruire, loro sono i campioni della distruzione e con loro non ci voglio avere niente a che fare. Con il M5s io non faro' mai un governo politico". Cosi' il leader di Azione Carlo Calenda a "24Mattino Estate" su Radio 24. "Avrei avuto tutto il vantaggio di andare da solo, ma questa legge elettorale impone alleanze" e "avrei fatto vincere questa destra a tavolino". "Ma non intendo regalare un voto di Azione a Di Maio, D'Inca'", piuttosto "tornino a fare il loro mestiere precedente, cioe' il nulla", osserva.

Elezioni: Calenda, si potra' andare da Draghi continuare lavoro

"Gli elettori devono capire che non e' il Grande fratello la politica. Quello che si vota determina delle conseguenze". Cosi' Carlo Calenda a Radio24. "C'e' l'ordalia dei fascisti contro i comunisti. C'e', invece, dall'altra parte l'Italia del buonsenso", osserva. "Se vince la Meloni va lei a palazzo Chigi. Se vincono le forze che hanno sostenuto Draghi si puo' andare da lui e chiedere di continuare il lavoro", spiega

Elezioni: Calenda, intesa Pd? Può essere cancellata no annacquata. Di Maio e compagnia non ce ne importa nulla"

"Abbiamo fatto una scelta di responsabilita' molto sofferta ma a condizioni nette. Non siamo disponibili a rivedere nessun punto di quanto sottoscritto. Ogni giorno vediamo aggiungere alla coalizione un partito zattera e iniziative incoerenti con quanto definito. Anche basta". Lo scrive su Twitter il segretario di Azione Carlo Calenda. "Della sorte di Di Maio, D'Inca', Di Stefano e compagnia non ce ne importa nulla. Al contrario, prima tornano alle loro professioni precedenti meglio e' per il paese. E per quanto concerne l'agenda o e' quella di Draghi o e' quella dei no a tutto. Chiudiamo questa storia ora", aggiunge. "C'e' una ambivalenza che tormenta la sinistra dalla sua origine: riformismo o massimalismo. Una scelta mai compiuta fino in fondo che ha determinato contraddizioni e sconfitte. L'accordo sottoscritto dal Pd e' una scelta. Puo' essere cancellata ma non annacquata. Decidete", conclude Calenda.

Elezioni: Calenda, Berlusconi? Non se ne può più

"Berlusconi e' angosciato, vede Forza Italia sgretolarsi, ha fatto una scelta folle" quella di mandare a casa Draghi. Lo afferma Carlo Calenda a Radio 24. "Ancora parla di un miracolo italiano. Non se ne puo' piu'", dice il leader di Azione