Camera, la vergogna dei vitalizi: versi uno e prendi 14. Lo svela una sentenza
Gli incassi si fermano a 320 mln a fronte di una spesa di 4,5 mld solo dal 1981, cifre che farebbero chiudere qualsiasi istituto di previdenza per default
Camera, la sentenza che svela il potere della Casta: vitalizi choc
Una sentenza svela il potere della "Casta". E' emerso che solo negli ultimi 42 anni, a partire dal 1981, ai deputati sono stati erogati assegni per i vitalizi con numeri spaventosi, che porterebbero al default qualsiasi istituto di previdenza: versi uno e prendi 14. In totale - si legge sul Fatto Quotidiano - oltre 4 miliardi e mezzo di euro se si sommano, a valori attualizzati, tutti gli importi corrisposti agli ex deputati dall’amministrazione di Montecitorio dal 1981 ad oggi. Un salasso micidiale specie se confrontato con le trattenute subite nello stesso arco temporale dai deputati, a titolo di contributo previdenziale: poco più di 320 milioni di euro. È un conto su cui si è cimentato il Fatto Quotidiano prendendo spunto dall’ultima sentenza sui vitalizi, relativa ad una ex deputata del M5s. Sfornata dal Collegio di appello di Montecitorio.
"Dalla documentazione depositata in atti emerge inequivocabilmente come il totale dei vitalizi erogati fino al 2018 sia nettamente superiore rispetto al montante contributivo. Ciò dimostra ancor di più l’irragionevolezza del sistema in termini di costi e come esso fosse giunto a un punto di non ritorno". Quattro anni fa - prosegue il Fatto - si era decisa l'inversione di rotta con l'imposizione di una limatura agli assegni, da lì è iniziata una pioggia di ricorsi, più di 1400, con gli ex deputati pronti a tutto. Lamentavano l'ingiustizia subita: insomma la sforbiciata avrebbe leso i loro diritti, ossia di continuare a percepire l'assegno a vita maturato dopo solo 4 anni e sei mesi di onorato servizio al Paese. Addirittura, circa 500 ex deputati hanno denunciato di temere l'indigenza e di non riuscire più a sbarcare il lunario.