De Luca correrà in Campania per far perdere il Pd. Il piano della "vendetta" contro Schlein per il no al terzo mandato

Decisivo il Cdx, che gongola e pensa a Mara Carfagna

Di Alberto Maggi
Politica

Sulla carta la regione vede il Centrosinistra vittorioso ma favorendo l'azione anti-Schlein di De Luca il Centrodestra ottiene una clamorosa spaccatura del fronte opposto con altissime probabilità di conquistare la guida della Campania


Far perdere il Partito Democratico come "vendetta" nei confronti della segretaria Elly Schlein. Sarebbe questo, stando almeno a ciò che raccontano all'interno del Pd nazionale, l'obiettivo di Vincenzo De Luca, Governatore della Campania che ha già fatto due mandati ma che sta preparando in regione una legge ad hoc che gli consenta di ripresentarsi alle elezioni del prossimo anno. Una soluzione già bocciata a livello di Parlamento da Schlein e dai gruppi Dem quando la Lega provò a far passare il terzo mandato per Luca Zaia in Veneto.

Ma De Luca va avanti e non ha alcuna intenzione di fermarsi. A giudizio dei tecnici della presidenza della Campania non serve una legge nazionale ma ne basta una regionale. Il Pd in Campania è diviso e non tutto sta con il presidente, anche tra i consiglieri regionali. Ma attenzione perché De Luca ha comunque l'appoggio tattico del Centrodestra in Consiglio regionale campano sul terzo mandato. Per quale motivo? Ovvio. Sulla carta la regione vede il Centrosinistra vittorioso ma favorendo l'azione anti-Schlein di De Luca il Centrodestra ottiene una clamorosa spaccatura del fronte opposto con altissime probabilità di conquistare la guida della Campania.

Infatti De Luca, che non accettando la linea della segretaria Dem, verrà espulso dal partito (o se ne andrà lui prima con i suoi fedelissimi) e si presenterà alle elezioni regionali con una sua coalizione formata da diverse liste civiche. Il Pd nazionale invece e una parte di quello campano hanno in mente due soluzioni: o il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi - in corsa anche per la presidenza dell'Anci nonostante la rimonta di Stefano Lo Russo, primo cittadino di Torino, sostenuto dal cosiddetto fronte trasversale del Nord - o, se ci fosse una riappacificazione con Giuseppe Conte e ciò che resta del M5S, l'ex presidente della Camera Roberto Fico.

In teoria l'obiettivo era quello con Fico di ripetere la vittoria in Sardegna con un candidato M5S (soprattutto se Manfredi dovesse diventare presidente dell'Anci), ma la decisione di De Luca di correre autonomamente rovina tutti i piani. E così il Centrodestra gongola e vede per la prima volta la possibilità dopo tantissimo tempo di riprendersi la Campania. Candidati? Al momento non ci sono nomi ma in molti scommettono su Mara Carfagna, ex Forza Italia passata poi con Azione di Carlo Calenda e ora tornata nel Centrodestra e "parcheggiata" insieme a Mariastella Gelmini in Noi Moderati di Maurizio Lupi.

Ma comunque sempre un nome forte, moderato e che orbita nell'area di Forza Italia e che sarebbe accettato anche da Giorgia Meloni e Matteo Salvini. In definitiva, non avendo ottenuto l'ok al terzo mandato, De Luca punta a far perdere il Pd. Una rivincita sulla segretaria nazionale Dem che potrebbe costare molto cara proprio a Schlein.




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