Cannabis, Santori: "Felice se mi denunciano. Ho tolto 600 € al mercato nero"
Il leader delle Sardine e consigliere comunale di Bologna tira dritto. Durissimo il sindaco Lepore: "Rispetti le leggi". Voci di richiesta di dimissioni
Cannabis, Santori: "Il sistema è ingiusto. Io non dico fate come me"
Mattia Santori è finito al centro delle polemiche per aver dichiarato pubblicamente di coltivare cannabis in casa. Venerdì scorso il bolognese leader delle Sardine, a margine degli "Stati generali della cannabis" a Milano, ha rivelato di avere a casa «tre piantine» e di «fumare cannabis da quando aveva 18 anni». Ma a sconfessare Santori, consigliere comunale a Bologna, - si legge sul Corriere della Sera - è stato anche il sindaco Matteo Lepore: "Sono perché la legge sia rispettata anche quando la si vuole cambiare", ha ammonito. "Mattia finora ha lavorato bene. Spero che non voglia sprecare tutto", ha proseguito senza tuttavia aggiungere nulla su un’eventuale richiesta di dimissioni. Ma Santori non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro: "Denunciando me denunciano un sistema ingiusto. Sarò ben contento se il mio gesto servirà a smascherare questa ipocrisia".
"Porterò - spiega Santori al Corriere della Sera - la mia storia giudiziaria sul tavolo dei decisori politici mentre si discute il disegno di legge in Parlamento. Non capisco però la relazione tra la qualità del lavoro di un delegato e la sua vita privata. Non dico alla gente “fate come me”, dico “guardate, vengono criminalizzate le persone sbagliate”. Invece, vogliono far passare che non è credibile come amministratore chi consuma cannabis, ma è antiscientifico. È la mia prima coltivazione indoor (in casa, ndr), prima lo facevo outdoor (all’aperto): ho raccolto 60 grammi, pochi ma vanno bene per il mio fabbisogno. Comprando il necessario per coltivare ho dato 460 euro a un imprenditore che paga le tasse e ho tolto 600 euro al mercato nero: lo giudico un comportamento virtuoso".