Carlo Calenda e l'aut aut a Renzi: "O scioglie Italia Viva o è fuori"

Calenda taglia corto con Renzi: "Non si può dipendere da chi per il 90% del suo tempo fa altro" e convoca subito il Terzo Polo. Boschi: " È leader grazie a noi"

di redazione politica
Maria Elena Boschi
Politica

Carlo Calenda e Matteo Renzi: il partito nascente della discordia

Calenda e Renzi sono in maretta, soprattutto da quando l’ex premier fiorentino ha deciso di darsi all’editoria, per ricoprire il ruolo di neodirettore de Il riformista. Sul loro “divorzio” Calenda dice: “Bisogna chiederlo a lui”. Il problema, a quanto riporta Il Corriere che ha intervistato il segretario di Azione, è che: "Renzi si rifiuta di prendere l'impegno di sciogliere Italia Viva quando nascerà il nuovo partito e sta bloccando ogni passo avanti sulla strada del partito unico". Insomma, Calenda parla chiaro e dà un aut aut a Renzi: la precondizione per il nuovo partito nascente è sciogliere Italia Viva: "Se non è disponibile non nasce nessun partito" dichiara.

Calenda e i sospetti su Renzi, oggi vota il Terzo Polo

Carlo Calenda non vuole sentir ragioni e non ammette rallentamenti: "Se da due partiti non nasce un partito ma ne nascono tre, significa semplicemente che vuoi tenerti le mani libere", afferma su Renzi. Il sospetto - aggiunge - è che lui voglia bloccare tutto fino alle Europee così da ritardare le decisioni. D’altro canto, lo stesso leader del Terzo Polo non ha digerito l’ultima “avventura” di Renzi - come l’ha definita lui stesso - “Non puoi fare credibilmente un partito - dice - con uno che ti avverte che farà il direttore del Riformista un quarto d'ora prima che accada". E rincara la dose: "Su questo partito lavoriamo tutti 25 ore al giorno insieme a Elena Bonetti, con cui ho un ottimo rapporto. Ma il nostro progetto non può dipendere da una persona che per il 90% del suo tempo fa altro e che ogni tanto torna" e "smonta tutto il lavoro fatto".

Per questo motivo, oggi alle 18:30 il comitato del Terzo Polo è convocato per discutere e votare sulla proposta di costituzione del partito unico. “Altro tempo da perdere non ne abbiamo” scrive il leader romano su facebook.

Maria Elena Boschi perplessa sul dietro front di Calenda: “un fulmine a ciel sereno, anche per i suoi”

La capogruppo di Italia Viva non si capacita di questa rottura e del perché il leader del Terzo Polo abbia cambiato improvvisamente idea: “È leader grazie a noi, non vedo di che lamentarsi- dichiara al Corriere - è diventato ministro grazie a Renzi, ha ottenuto i galloni da leader grazie alla generosità di Italia Viva. Su questo cambio di rotta, secondo lei, persino i colleghi di Azione sono increduli .

Del resto, le cose sono due - cantava Elodie - “se si fa il congresso per il partito unico, Azione e Italia viva si sciolgono. Se si fa la federazione no" afferma la deputata. E aggiunge: "se chiami il congresso, poi non ti devi stupire che ci siano candidature alternative. Prima si faccia il congresso democratico - dice - e poi si sciolgano i partiti. In democrazia funziona così". Infine conclude, sull’eventualità di candidarsi:"Io sto bene dove sto".

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