Carne coltivata, Cattaneo: "Legge fatta col volantino Coldiretti"

La senatrice a vita e docente universitaria: "Nel testo affermazioni infondate. Un gruppo di interesse manipola la realtà"

di redazione politica
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Elena Cattaneo
Politica

Carne coltivata, Cattaneo demolisce la legge Lollobrigida: "Ecco da che cosa é nato l'inganno"

La legge contro la carne coltivata sta provocando il caos in Italia. Ieri è andato in scena lo scontro anche fisico tra il presidente della Coldiretti e gli esponenti di +Europa e sono volate spinte oltre a parole grosse. Ma contro il provvedimento fortemente voluto dai ministri Lollobrigida e Schillaci adesso si schiera apertamente anche la senatrice a vita Elena Cattaneo. "La legge, ha ricordato Lollobrigida, nasce in seguito a una petizione promossa dalla Coldiretti. Ho quindi cercato, insieme al mio staff, la petizione completa, con la curiosità (scientifica) - spiega Cattaneo su La Stampa - di conoscere gli argomenti esposti nella petizione. Sarei stata anche pronta a condividerli, qualora fondati. Ebbene, non sono riuscita a trovare, nella pagina dedicata, un testo organico e articolato che motivasse la richiesta di una legge contro il (sic) "cibo sintetico". L’intera campagna, quindi, si fonda semplicemente su un volantino di Coldiretti a due colonne, che separa il "buon" cibo "naturale" dal "cattivo" cibo "sintetico" fatto di "cellule impazzite in bioreattori".

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Il volantino, - prosegue Cattaneo su La Stampa - disegnato come un fumetto, mostra da un lato, su un pacifico sfondo verde-azzurro, rassicuranti e bucoliche immagini di contadini felici, animali al pascolo e salumi (prodotti, è l’inferenza implicita, macellando quegli stessi animali); dall’altro, in viola su sfondo nero, immagini di teschi e tibie, pittogrammi di rischio radiologico-nucleare, inquietanti personaggi in tute e maschere antigas che maneggiano grigie provette fumanti per versarle, probabilmente, in quei “bioreattori” che, come sa bene qualunque studente di un istituto alberghiero, non sono altro che contenitori analoghi a quelli dove fermentano lo yogurt, il vino o la birra. Una legge nata da un volantino pensato solo per fare paura.