Caso Arianna Meloni, Santalucia attacca: "Basta con queste bufale, il Csm deve tutelarci"

Il presidente dell'Anm: "Con queste invenzioni si avvelena il dibattito sulla giustizia. Questo è solo un modo per intimidirci". Scontro governo-magistratura

di redazione politica
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Giuseppe Santalucia, presidente dell'Anm

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Arianna Meloni e la presunta indagine, Santalucia: "Tutto inventato, non c'è nulla"

Continua lo scontro tra governo e magistratura dopo la rivelazione fatta dal direttore de Il Giornale Sallusti su una presunta inchiesta che starebbe per partire a carico di Arianna Meloni, l'ipotesi di reato - secondo Sallusti - sarebbe quella di traffico di influenze. La notizia ha provocato il caos e se da una parte FdI la considera "verosimile", i giudici invece sono su tutte le furie. "Non è assolutamente verosimile - tuona il presidente dell'Anm Giuseppe Santalucia a La Repubblica - così si aggiungono solo fantasie a fantasie e mere congetture a illazioni malevole e nocive. Già lo stesso Sallusti afferma di non avere notizie. E io provo disagio a dover intervenire sui contenuti di un articolo che per ammissione stessa di chi lo ha scritto non si poggia su fatti concreti. Registro un comprensibile sentimento d’indignazione per il fatto che la magistratura venga chiamata in causa quale protagonista o co-protagonista di un fantomatico complotto. Anzi, più che altro una bufala".

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Santalucia chiede l'intervento del Csm: "Il Csm, per Costituzione, è chiamato a tutelare l’autonomia e indipendenza, e quindi - prosegue il presidente dell'Anm a La Repubblica - anche l'immagine della magistratura. Vengono costruite ad arte insidie del tutto inesistenti per poi poter dire che la magistratura va riformata e dare così sostegno a riforme. Improvvide come quelle in cantiere. S’innesca un circolo vizioso: prima una notizia falsa, poi il cosiddetto pericolo democratico, quindi la scure sulle toghe. Ma c’è anche un altro effetto. Ove mai dovesse esserci un provvedimento su Arianna Meloni, fosse anche per disturbo della quiete pubblica, avremmo la prova del complotto. Mi pare solo un modo per intimidirci e isolarci. Resto sconcertato dal silenzio della maggioranza di governo che fantastica sull'articolo di Sallusti e non spende una parola per difendere la nostra istituzione infangata dall’accusa di ordire complotti".