Caso Consip, l'assoluzione di Del Sette fa rumore: "Ora chi lo ripaga?"
L'inchiesta riguarda il filone del Facility management (Fm4) indetto nel 2014 da Consip. Intanto fioccano le polemiche per il mancato rimbalzo mediatico
Caso Consip, assolto il generale Del Sette, ma scoppia la bufera
L’ex comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette è stato assolto in Corte d'Appello a Roma dalle accuse di rivelazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento nell’ambito della maxi inchiesta Consip. I giudici della Terza Sezione hanno fatto cadere le accuse "perché il fatto non sussiste".
In primo grado, nel gennaio del 2021, Del Sette era stato condannato a 10 mesi. Ora l'assoluzione. "Si tratta di una decisione che finalmente restituisce al generale Del Sette, ex comandante generale dell'Arma dei carabinieri, l'onorabilità che gli era stata ingiustamente sottratta", commentano i difensori Fabio Lattanzi e Carlo Bonzano.
Si evolve così uno dei tasselli del caso Consip, snodatosi a partire dal 2016 in molteplici filoni di inchiesta divisi tra le Procure di Roma e Napoli e incentrato sul super appalto del Facility management (Fm4) indetto nel 2014 da Consip - la società del ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) che opera per la gestione e l'acquisto di beni e servizi per conto della pubblica amministrazione.
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Intanto, mentre sui media non c'è stata risonanza della notizia, tra le istituzioni fioccano i commenti, a partire dal presidente del Senato Ignazio La Russa, che "ha telefonato al generale Tullio Del Sette per esprimergli grande soddisfazione per l'assoluzione in appello dall'accusa di rivelazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento in uno dei filoni dell'inchiesta Consip". Così recita una nota. "Ho sempre ritenuto il generale Del Sette una persona perbene, tra i migliori servitori dello Stato - ha dichiarato La Russa - ed ero certo che il tempo sarebbe stato galantuomo riconoscendo l'infondatezza delle accuse e la sua assoluta dirittura morale. Questa sentenza gli restituisce giustizia e onorabilità. Con il generale ci vedremo presto in Senato per un caffè e un abbraccio".
"Oggi il giudizio di secondo grado ha finalmente reso giustizia al Generale Tullio Del Sette, già Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, con un'assoluzione piena. Sono molto contento per lui ma io, che ho avuto l’onore di conoscerlo, non ho mai avuto alcun dubbio. Mai", così ha commentato il ministro della Difesa Guido Crosetto.
Enrico Costa, deputato di Azione, commenta così sul mancato rimbalzo mediatico: "Ieri è stato assolto in Appello Tullio Del Sette. Indagato da Comandante dell’Arma, la notizia rimbalzò per settimane su giornali e tv. Stamattina su Stampa, Repubblica e Corriere neanche una riga. Protestano per il "bavaglio" di Nordio, ma s'imbavagliano se c'è un'assoluzione".
Ancora più polemico, invece, Davide Faraone, deputato di Italia Viva, che su Twitter scrive così: "Tullio Del Sette é stato assolto in appello perché il fatto non sussiste. E adesso, come tutte le volte, ci chiediamo: chi paga? Chi paga per il danno arrecato al Paese con l’assalto alle sue più importanti Istituzioni? Chi paga per il danno d’immagine e politico arrecato all’allora Presidente del consiglio ed ai suoi collaboratori? Chi paga per le sofferenze arrecate alle persone coinvolte ed alle loro famiglie? Chi paga? Ve lo dico io chi paga: nessuno".