Caso Moby, Grillo ai suoi: "Tirrenia sta fallendo, possiamo intervenire?"

Traffico di influenze illecite, almeno dodici conversazioni al vaglio dei pm. Poi si trova la soluzione che favorisce Vincenzo Onorato

Politica
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Caso Moby, Grillo scrive a Toninelli e Patuanelli: "Aiutiamoli"

Continua il difficile momento del M5s, nel pieno delle trattative per le elezioni del Quirinale è esploso il caso Grillo, il garante è stato iscritto nel registro degli indagati per traffico illecito di influenze, avrebbe favorito l'imprenditore amico Vincenzo Onorato e la sua azienda Moby. Nelle conversazioni agli atti dell’inchiesta della procura di Milano, - si legge su Repubblica - sono una dozzina le chat ritenute rilevanti, con le richieste di aiuto nei messaggi che partono dal patron della compagnia marittima, arrivano al suo vecchio amico Grillo, e da qui vengono inoltrate ai politici del movimento. A essere mobilitato non solo Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture dal giugno 2018 al settembre 2019, competente per le norme sul trasporto marittimo, che risponde alle sollecitazioni di Grillo. Nelle chat compare anche il nome di Stefano Patuanelli (non indagato), oggi ministro delle Politiche agricole, ma titolare del dicastero dello Sviluppo economico nel Conte II dal settembre 2019 al febbraio 2021.

Grillo - prosegue Repubblica - si fa sentire con i suoi: "Il gruppo Tirrenia sta fallendo, possiamo intervenire?». L’ultimo giorno di quel marzo 2020 c’è una conference call tra i commissari di Tirrenia, i vertici di Tirrenia Cin, la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli e Patuanelli per superare il blocco dell’operatività delle navi. Dopo 24 ore salta fuori una soluzione, con lo sblocco della liquidità sequestrata a Tirrenia (cioè a Onorato). Che pubblicherà una nota per ringraziare i commissari, il Mit e il Mise per aver favorito la conclusione dell’accordo.

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