Caso Santanché, Giorgia Meloni si sta mordendo le mani?
L'inchiesta e l'ipotesi dimissioni del Ministro del Turismo agitano il governo e la premier, soprattutto per certi consigli inascoltati di due anni fa
Dimissioni, Santanché non cede: Meloni avvertita già nel 2022
"Non mi dimetto". Daniela Santanché non cambia di un millimetro la propria linea e ci ha tenuto a farlo sapere in maniera forte e chiara alla Direzione di Fratelli d'Italia a Roma. La patata bollente quindi resta tutta nelle mani di Giorgia Meloni che, sulla questione, è sempre più nervosa. Per diversi motivi.
Il primo è che sembra non avere più idee e carte da giocare per spingere senza troppo clamore, al passo indietro la sua (ex) fidata ministra. Se nemmeno Ignazio La Russa è riuscito nella missione di convincere Santanché significa che forse solo una richiesta pubblica e diretta della premier potrebbe portare al risultato sperato. Ma chi sta vicino al Ministro del Turismo racconta di una Santanché su questo molto tranquilla: "nessuno può chiedermi ufficialmente un passo indietro. Sarebbe un autogol clamoroso...".
Insomma, ad oggi il Presidente del Consiglio sembra stretta all'angolo, senza vie d'uscita, tranne una. E, strano da dirsi viste le polemiche di questi giorni, l'aiuto prezioso potrebbe arrivare proprio dalla magistratura, dai giudici di Milano che si occuperanno del processo per la presunta truffa commessa da Visibilia, una delle società del ministro, ai danni dell'Inps. In caso di condanna (eventuale) in primo grado obbligherebbe la Santanché al passo indietro dato che si tratterebbe di una chiara incompatibilità tra il suo ruolo politico ed il danno contro l'Istituto di Previdenza proprio dello Stato.
Ci vorranno però mesi prima di arrivare alla prima sentenza, mesi complicati in cui sono in molti oggi nei corridoi dei palazzi della politica a ricordare alcuni suggerimenti del 2022; erano i giorni della nascita del Governo Meloni, del governo "di alto profilo", giorni in cui in molti avevano sconsigliato e storto il naso davanti alla scelta di Daniela Santanché per un dicastero così centrale. Così chi allora aveva consigliato a Meloni una scelta diversa, oggi passa all'incasso e dice..."chissà se la premier si sta mordendo le mani...".
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