Autonomia, Castelli (Sud chiama Nord): "Bene Meloni e Tajani che frenano il bluff di Salvini"
“M5S? Quello non c’è più, ormai esiste il partito di Conte". Intervista
"Cateno De Luca grande sindaco"
“Sull’autonomia sta succedendo quello che con Cateno De Luca diciamo da mesi: la riforma di Calderoli è solo un bluff". Lo afferma ad Affaritaliani.it Laura Castelli, già vice ministro al Mef nel governo Conte 1, Conte 2 e Draghi. Oggi presidente di Sud chiama Nord.
L'INTERVISTA
Onorevole Castelli la maggioranza di governo litiga sull’autonomia, ve l’aspettavate? Perché secondo lei adesso questa frizione?
“Sull’autonomia sta succedendo quello che con Cateno De Luca diciamo da mesi: la riforma di Calderoli è solo un bluff. Oggi confermano la nostra testi sia Forza Italia che Fratelli d’Italia. Entrambi i partiti di governo, infatti, dopo aver votato l’autonomia, stanno frenando”.
Ma cosa non va secondo lei della riforma Caldelori, tanto osannata dalla Lega?
“Diciamolo chiaramente: era il contentino che dovevano dare a Salvini nella spartizione delle bandierine elettorali, ma oggi anche Meloni e Tajani hanno capito - meglio tardi che mai - che senza finanziare i LEP quest’autonomia crea solo ulteriore divario tra nord e sud, soprattutto su importanti tematiche come la sanità sempre più al collasso.
Per rimanere in tema di sanità, il rapporto Gimbe ha descritto una situazione allarmante…
“Allarmante a dir poco. Secondo il settimo Rapporto sul Servizio sanitario nazionale della Fondazione Gimbe presentato al Senato, sono 4,5 milioni le persone che nel 2023 hanno rinunciato alle cure mediche e 2,5 milioni di loro lo hanno fatto per motivi economici. Il report registra anche la grave crisi del personale, la frattura Nord-Sud, il boom della spesa delle famiglie”.
Questa autonomia migliora o peggiora il divario nord / sud in tema di sanità?
“Chiaramente peggiora la situazione. Adesso è chiaro che davanti a una situazione così drammatica che Sud chiama Nord denuncia da mesi, mettere in atto un’autonomia che peggiora la situazione è davvero una follia. Mi lasci dire però anche un’altra cosa…”.
Prego mi dica…
“Cosa intende fare il governo nella prossima legge di bilancio? Stanziare i soldi per i finanziare i LEP, aumentare i fondi per la sanità o introdurre nuove tasse sotto forma di riforme che chiede l’Europa?
L’appello che faccio al governo è quello di guardare nei cassetti del Ministero dell’Economia, nei quali ci sono i calcoli dei Lep. E poi vi basterà copiare il meccanismo usato dalla sottoscritta per finanziare i costi standard della spesa sociale dei comuni (per asili nido e servizi per anziani, bambini e disabili). Risorse su più anni, a crescere, diventati stabili per sempre”.
Cosa si aspetta da questo governo?
“Ci aspettiamo maggiore chiarezza anche alla luce delle varie veline giornalistiche che stanno uscendo sui giornali negli ultimi giorni.
Siamo fortemente preoccupati e vorremmo vedere più fatti e meno chiacchiere. Il Paese si governa con una visione strategica, cosa che ad oggi non stiamo vedendo”.
Lei, dopo esser stata vice ministro in 3 governi, è presidente di Sud chiama Nord. Si aspettava che un movimento partito dalla Sicilia potesse raggiungere in poco tempo una dimensione nazionale? Oggi vari sondaggi danno Sud chiama Nord all’1.5%…
“Basterebbe conoscere la caparbietà di Cateno De Luca, dei nostri deputati all’Ars, del nostro sindaco di Messina Federico Basile, di tutti i nostri amministratori locali per capire che Sud chiama Nord è un progetto serio e valido, che mette da parte l’ideologia e si basa sulla politica del fare. Con il nostro deputato alla Camera Francesco Gallo stiamo lavorando silenziosamente ma con le idee chiare. Noi amiamo governare, amministrare. Anche la mia storia lo dimostra”.
Ma Cateno De Luca è davvero un bravo amministratore?
"Cateno ha fatto il sindaco di 5 comuni diversi, gli ultimi Messina e Taormina. A Messina ha fatto un miracolo, prendendo una città abbandonata dalla politica e usata per portare avanti interessi privatistici e portandola a livelli qualitativi alti. Oggi grazie al lavora del sindaco Basile e della sua giunta, Messina sta mostrando una marcia in più. Numero record per quanto riguarda la raccolta differenziata, mentre in città come Catania e Palermo si convive con discariche a cielo aperto. A Taormina, poi, Cateno ha compiuto il secondo miracolo: ha portato la città fuori dal dissesto in meno di un anno”.
Senta oggi sui giornali si parla di una possibile federazione per un nuovo “centro” tra Sud chiama Nord e Noi Moderati. Sappiamo che i partiti di governo hanno un forte interesse nei vostri confronti. Le che ne pensa?
“Leggo tanti retroscena, e mi divertono molto. Preferisco però parlare di altro. Di fatti concreti”.
Dunque, conferma o smentisce?
“Mi avvalgo della facoltà di non rispondere…”.
Un commento sul Movimento 5 Stelle però deve farmelo...
“M5S? Quello non c’è più, ormai esiste il partito di Conte (ride ndr)”.
Cosa pensa dello scontro tra Renzi e La Russa?
"Tendo a fidarmi della seconda carica dello Stato".