Cdx, l'elettorato orfano della Meloni e Salvini se lo prende Berlusconi
Centrodestra, alla fine Salvini rischia di rimanere con il classico cerino in mano perché Forza Italia gli erode pure vecchi consensi
Lapresse
Centrodestra: Meloni si sposta verso il centro e Berlusconi a destra. Mentre Salvini...
Uno strano fenomeno si sta verificando in questi giorni. La Meloni si sta spostando al centro mentre Berlusconi si sta spostando a destra e Salvini guarda meravigliato i due. I motivi sono noti: la premier, per poter governare tranquillamente, deve mostrare un profilo affidabile, “atlantico” e completamente filo occidentale. E quindi da tempo ha iniziato le manovre di avvicinamento al PPE, il Partito Popolare Europeo, che è il più rappresentato a Strasburgo, in vista anche delle Europee 2024. Il catalizzatore di questa tendenza naturale a frenare il suo estremismo -che le ha fatto però vincere le elezioni- è naturalmente la guerra in Ucraina.
Ma il centrodestra è naturaliter filo Russo, lo è sempre stato e lo è ancora in 2/3 dei suoi componenti. Infatti Matteo Salvini fino a poco tempo fa andava nella Piazza Rossa con una maglietta con l’immagine di Putin. Invece l’altro partner, e cioè Silvio Berlusconi, è proprio amico intimo di Putin e quindi della Russia.
Certo che per il Primo Ministro italiano deve essere una bella impresa governare in questa strana condizione. Del resto gli alleati più strenui della Meloni sono proprio tutta la sinistra e i liberali, proprio cioè quelli che nella sua autobiografia “Io sono Giorgia” (Rizzoli, prima edizione maggio 2021) definisce i suoi nemici numero uno, anche a livello internazionale. Bisogna sempre resistere alla tentazione -umanissima per carità, ma pericolosa- di far uscire autobiografie quando si è ancora “giovani” come è la leader di Fratelli d’Italia. In ogni caso ora lei deve dimostrare di essere completamente filoatlantica per non avere noie con il suo passato che verrebbe certamente fatto riemergere da Washington e Bruxelles, appena osasse rialzare la testa.
Ed è di un certo interesse constatare come questa tematica dell’atlantismo fosse presente e dividente anche ai tempi dell’MSI di Giorgio Almirante e di Pino Rauti.
Governo, Fratelli d'Italia sfiora il 30%. Lega e Forza Italia...
Ma torniamo alla coalizione di governo. I rapporti di forza interni sono impietosi con Fratelli d’Italia al 29,6 %, la Lega al 9%, Forza Italia al 7,7% e Terzo Polo all’8,1% (Sondaggio Euromedia Research, del 21 febbraio scorso). Inoltre, se Salvini e Berlusconi provassero a “ribellarsi”, la Meloni aprirebbe subito al Terzo Polo e ad altri” responsabili”, con Renzi e Calenda vogliosissimi di poter “collaborare” alla maggioranza perché i terzi forni vendono il pane a costo altissimo in tempi di carestia…
Dunque i giochi si fanno, per ora, tutti all’interno del centro – destra.
Quello che non si capisce è che l’elettorato orfano, chiamiamolo così, della Meloni è proprio quello che una volta era di Salvini e della Lega “nazionalizzata”, invece è Berlusconi che si sta spostando in quella direzione e cioè sempre più a destra.
Si ricordi che Salvini è sovranista, anti – occidentale e filo Russo proprio l’elettorato che la Meloni gli ha sfilato mentre Berlusconi, democristiano europeo, è sempre stato un moderato, almeno sulla carta.
Alla fine Salvini rischia di rimanere con il classico cerino in mano perché Forza Italia gli erode pure vecchi consensi.