Centrodestra compatto in Sardegna. Il segnale: “Non c’è trippa per gatti”

Salvini: “Giorgia? Non solo ho trovato un’alleata ma un’amica”

Di Giuseppe Vatinno
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Politica

Meloni, Salvini e Tajani compatti a Cagliari per il comizio di chiusura in Sardegna

 

“In chiave nazionale più su qualche giornalone, sul Corriere o sulla Repubblica, provano ad allontanare me e Giorgia più andiamo avanti insieme e compatti come una sola persona per cinque anni, non un minuto di meno. Più provano a farci litigare più cementano quella che non è solo alleanza politica, è che in Giorgia non ho trovato solo un'alleata e un'ottima presidente del Consiglio ma un'amica e in politica questo fa la differenza”. Così Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, ha commentato ieri a Cagliari nel finale del comizio conclusivo per le prossime elezioni che si terranno in Sardegna domenica prossima e che vedono candidato per il centro – destra Paolo Truzzu.

Particolarmente patetica Repubblica che titola: ” Tregua di facciata a destra, ma è gelo tra Meloni e Salvini”. Mirabile l’inventiva dell’articolista che in fuga di fantasia aggiunge: “Non mi volevi vicino sul palco, eh?”. Insomma i soliti mezzucci di certa stampa.

E poi ancora: “Sul volo Az delle 14.15 che decolla da Fiumicino i due leader si ignorano”.

A chi scrive risulta invece l’esatto contrario dalle fonti dirette.

Oggi invece, il Corriere della Sera nell’edizione on-line fa di tutto per occultare il più possibile il pezzo su Cagliari che relega nascosto in un trafiletto sotto un’altra notizia.

Ci sono pure le “televisionone” ad intervenire. Prima fra tutte La 7 con Lilli la Rossa che ospita Andrea Scanzi che turbato dopo aver letto Topolino afferma: "Salvini e Meloni sono ai minimi storici, il leader della Lega sarebbe contento se perdessero perché le perderebbe più la Meloni".

Ma in realtà non ci sono solo i cosiddetti “giornaloni” a fare ogni mattina i seminatori di zizzania, ci sono anche una pletora di minori come FanPage, HuffPost e il solito Giuliano Ferrara su Il Foglio che parla a sproposito di “paura sarda più forte del gelo”, sempre meno lucido e imbolsito al passare degli anni. In realtà la “paura sarda” è un vento che soffia a Roma negli attici radical –chic del centro storico, quelli in cui regna Madama Ztl e Sora Salmona (in senso di tartine). Le ricche ritirate dei No Tutto e dei Capalbiani in continue ambasce per i “poveri del mondo” mentre si leccano le dita di manicaretti e brindano a sciampagna. Ma torniamo alla politica vera. Ieri si è visto a Cagliari un comizio di chiusura campagna elettorale come non si vedeva da tempo. Sembra che Salvini, Meloni e Tajani più sono attaccati e più si rafforzano. Non passa infatti giorno che qualcuno non si inventi qualcosa. Quello che colpisce è la fertile immaginazione delle tematiche trattate: si va dal sempreverde Putin, ai Trenta all’ora, al Ponte sullo Stretto, con il ridicolo esposto firmato dalla “triplice” Schlein, Fratoianni, Bonelli che a corto di argomenti politici ricorrono alle carte bollate.

Il messaggio che arriva da Cagliari è forte e chiaro: non c’è trippa per gatti. Siamo uniti e governeremo per cinque anni. Chi invece è perennemente divisa è la sinistra che con Schlein segretaria non ha più neppure la parvenza di una linea politica. Il Pd si è messo nelle mani di una liceale che è interessata solo ad occupare scuole. Che brutta fine per il partito di Togliatti, Terracini e Berlinguer!