Cdx, Meloni può ritrovarsi minoranza. I numeri (veri) che nessuno ha spiegato

Elezioni Centrodestra, tutta la verità sui collegi uninominali. I calcoli

Di Alberto Maggi
Silvio Berlusconi Giorgia Meloni Matteo Salvini
Politica
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Collegi uninominali e Centrodestra, i calcoli al di là degli annunci ufficiali


Ma siamo proprio sicuri che Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni abbiano vinto la sfida dei collegi uninominali nel Centrodestra? Apparentemente sì, visto che FdI ne ha 98 su 221 pari al 44,34% del totale tra Camera e Senato. Ovviamente il Centrodestra non vincerà ovunque e bisognerà vedere bene a chi andranno i collegi più facili e quelli più difficili.

Ipotizzando un'equa distribuzione tra sfide già vinte in partenza, quasi impossibili e aperte, con la Lega che avrà la maggior parte dei collegi al Nord (ma un conto è Milano città e un conto sono le valli Bergamasche), e stando alle simulazioni che danno il Centrodestra al momento vincente nell'80% circa degli uninominali, FdI potrebbe vincerne 78, la Lega (che ne ha 70) 56, Forza Italia (che ne ha 42) 37 e i partiti minori della coalizione 9. Con questo schema, la somma tra Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e i piccoli di Cdx arriva a 102, 24 in più di FdI.

E non va dimenticato il progetto di federazione tra Lega e Fi che si è bloccato solo per il precipitare degli eventi e la corsa alle elezioni tra meno di due mesi ma che potrebbe concretizzarsi nel nuovo Parlamento subito dopo il voto. C'è poi la parte proporzionale, nella quale, considerando gli ultimi sondaggi, potrebbe regalare a Meloni 62 deputati e 31 senatori. Alla somma di Lega, Forza Italia e partiti dovrebbero andare 58 seggi a Montecitorio e 29 a Palazzo Madama. In definitiva, al Centrodestra andrebbero 360 parlamentari su 600, tra Camera e Senato, e quindi maggioranza ampia in entrambi i rami.

Attenzione, è quindi arriva il colpo di scena, di questi 360 171 sarebbero di Fratelli d'Italia e 189 della probabile federazione Lega-Forza Italia-altri che, di fatto, sarebbe il primo gruppo parlamentare della nuova maggioranza e del nuovo governo (sempre in caso di vittoria del Centrodestra). Tutto ciò anche se Meloni battesse Letta e fosse la prima forza politica d'Italia. Ecco perché, probabilmente, Salvini e Berlusconi hanno dato il via libera a questa ripartizione dei collegi uninominali.