Elezioni, doppio siluro di Fi a Lega. E FdI è arrivata al massimo

Ora il Centrodestra (diviso) ha paura per le elezioni politiche

Di Alberto Maggi
Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgio Meloni 
Politica
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Centrodestra dopo i ballottaggi, Toti esulta: "L'unico modello vincente è quello della Liguria"


Centrodestra the day after. La sconfitta è pesante, peggiori delle previsioni. Non tanto e non solo per il flop di Federico Sboarina a Verona (atteso) quanto per il ko a Monza, ad Alessandria e a Catanzaro. Per il Centrodestra non basta dire che uniti si vince e divisi si perde. Qualcosa non funziona. Il Carroccio cerca di correre ai ripari con un vertice tra il leader Salvini, il ministro Giancarlo Giorgetti e il presidente lombardo Attilio Fontana. E' l'occasione per analizzare i risultati dei ballottaggi e per fare il punto sull'eventuale ricandidatura al Pirellone del presidente Fontana, in particolare dopo la 'fuga in avanti' della vicepresidente lombarda Letizia Moratti.

Il tema è proprio la rottura tra Lega e Forza Italia, partito di riferimento dell'ex sindaco di Milano. Monza è un caso emblematico. Carroccio e azzurri hanno perso nel cuore del Nord, in quella Brianza di piccole, piccolissime imprese, di partite Iva e di artigiani. E Fratelli d'Italia non è in grado di intercettare tutto il voto in uscita dei delusi da Salvini e in parte da Berlusconi. Consenso che finisce nell'astensione, o su liste minori, favorendo così il successo del Pd e del Centrosinistra. L'altro caso è quello di Verona. L'ex Cavaliere ha dato un primo segnale, forte, in Lombardia lasciando che Moratti scendesse in campo contro Fontana proprio nella culla leghista.

Il secondo schiaffo a Verona, dove la candidatura di Flavio Tosi (ex leghista che è uscito proprio in polemica con Salvini) ha spaccato il Centrodestra ponendo le basi per la storica vittoria di Damiano Tommasi. Clamoroso il flop di Lega e Forza Italia a Cassano Magnago, città natale di Umberto Bossi, dove ha stravinto Pietro Ottaviani (65,60%) di Fratelli d'Italia più civiche contro Osvaldo Coghi di Carroccio e Fi. Una mazzata anche per il ministro Giorgetti visto che il Varesotto è sempre stato il suo feudo elettorale. Ma anche per Fratelli d'Italia c'è qualche spina, non solo rose.

A Catanzaro Antonello Talerico (FdI) si è fermato poco sopra il 13% al primo turno, non ha fatto apparentamenti al ballottaggio permettendo la straordinaria rimonta di Nicola Fiorita, candidato di Pd e M5S. Non a caso, alla luce di questo quadro, Giovanni Toti, presidente della regione Liguria con un piede nel Centrodestra e l'altro fuori, ha subito dichiarato: "Vedendo scorrere i risultati dei ballottaggi mi convinco sempre di più di ciò che sostengo ormai da tempo: il modello Liguria è l'unico con cui si vince. Allargare la politica alle forze civiche, costruire classi dirigenti serie, preparate, pragmatiche, refrattarie agli slogan e alle ricette semplicistiche senza inseguire il consenso facile, quello dei social, ma quello vero, che si costruisce giorno per giorno con capacità di decisione e cultura di governo".

"Dove il centrodestra si chiude nei vecchi schemi, o peggio, nelle vecchie e nuove liti, non convince gli elettori. Speriamo che tutti, anche vedendo il tasso di astensionismo, si convincano finalmente che continuare a giocare con gli schemi del passato forse salva qualche poltrona a qualcuno ma non salva la politica e il Paese. Spero che su questo si faccia una seria riflessione". Il segnale per le Politiche è chiarissimo: se si torna al vecchio schema Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, alla luce del secondo turno delle Comunali, le possibilità che vinca Letta sono sempre maggiori.