Centrodestra, toto onorevoli: lista dei nomi. Ma è scontro sul blocco navale
Meloni conferma tutti gli uscenti Il Sgarbi presente, ma senza simbolo. Forza Italia sull'idea del blocco navale: "E' una sciocchezza"
Centrodestra, tutti i nomi in lista e fuori
La prossima settimana sarà comunque decisiva sia per il programma che per le candidature. Tra lunedì e martedì si riuniranno infatti i due tavoli del centrodestra su programma e collegi elettorali. Solo dopo, dunque da mercoledì, è atteso un vertice tra i leader, non ancora convocato, che siglerà gli accordi in vista delle presentazione di simboli e liste.
Come scrive la Stampa, "con il progetto del «partito dei conservatori» Meloni ha aperto FdI a personalità provenienti da altri mondi, nasce così l’idea della candidatura (in Lombardia) di Giulio Terzi di Sant’Agata, ministro degli Esteri del governo Monti, in corsa per tornare alla Farnesina. Altro ex ministro di peso che FdI pensa di candidare è Giulio Tremonti in Lombardia, dove potrebbe sfidare l’ex segretaria della Cgil Susanna Camusso, in corsa per il Pd". Altri nomi secondo la Stampa Beatrice Venezi, direttore d’orchestra, Massimo Milani, storico dirigente della destra romana e Chiara Colosimo, consigliera regionale del Lazio.
Sempre secondo la Stampa è "più complicata la situazione in Forza Italia, dove i riconfermati saranno pochi, tra loro Marta Fascina, la compagna di Silvio Berlusconi, indecisa se correre in un collegio a Milano o nella sua Campania". Secondo il quotidiano torinese tra i nomi in lista ci saranno Giuseppe Incocciati, ex calciatore di Milan e Napoli e l’olimpionica di scherma Valentina Vezzali. Antonio Tajani per la prima volta sarà in Parlamento. "Posti blindati per i sottosegretari Giorgio Mulè e Deborah Bergamini (in Toscana), e per Alessandro Cattaneo e Andrea Mandelli. In bilico la posizione di Andrea Ruggieri, ospite fisso dei talk show, dell’ex governatrice del Lazio Renata Polverini, il vice presidente della Camera Simone Baldelli e persino quella di Valentino Valentini", riporta la Stampa.
Tra i simboli depositati nei prossimi giorni non ci sarà quello di Rinascimento, il movimento di Vittorio Sgarbi, ma secondo la Stampa "Sgarbi avrà un seggio per sé in un collegio blindato".
Scontro sul blocco navale. Forza Italia: "Una sciocchezza"
Non si fermano intanto le polemiche sul blocco navale proposto ieri proprio da Meloni e Salvini per frenare l’afflusso dei migranti sulle coste italiane. Il Partito democratico, con Laura Boldrini presidente del comitato della Camera sui diritti umani nel mondo, si domanda se Meloni “sa che per il diritto internazionale è considerato un atto di guerra, che servirebbero più navi di quante ne dispone la Marina militare, e che i morti supererebbero i respinti".
Secondo Osvaldo Napoli di Azione l’idea di Meloni di proporre il blocco all’Unione europea è “un tipico esempio di populismo: promettere qualcosa che non si realizzerà mai perché non dipende solo dalla volontà di un Paese ma dalla somma delle volontà di 27 Paesi + uno, cioè la Libia. E nessun Paese europeo si è mai detto disponibile al blocco navale". Sarcastico, infine, il commento di Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo: “E’ come 'La corazzata Kotiomkin' di fantozziana memoria...”.
Ma attenzione alle critiche degli alleati, raccontate da La Stampa. "La Lega replica che «quando eravamo noi al governo abbiamo già azzerato gli sbarchi e dimezzato i morti coi decreti sicurezza, che fra due mesi riproporremo identici. Possiamo quindi vantare risultati concreti, riconosciutici in tutta Europa, e ogni suggerimento degli alleati sarà per noi prezioso». Ai mugugni del Carroccio, forte dei due giorni di Matteo Salvini a Lampedusa dove si è candidato per guidare il Viminale, si aggiungono poi le critiche, seppur più diplomatiche di Forza Italia. Fonti del partito azzurro bollano come «una sciocchezza» la proposta «sic et simpliciter» del blocco navale, che, in effetti, se fosse un atto unilaterale del solo governo italiano, sarebbe un atto di guerra