Cittadini per il clima: Cappato lancia la raccolta firme con Spid
"Vogliamo assemblee civiche di cittadini estratti a sorte per affrontare domande che i politici eletti non hanno il coraggio di discutere"
Via all'iniziativa per dare la “parola ai cittadini, la dove gli stati hanno fallito”
Con il rivoluzionario primo referendum online (quello sull’Eutanasia Legale), Marco Cappato e Mario Staderini hanno segnato una pietra miliare nella storia della partecipazione popolare alla politica. E ora ci riprovano, con la raccolta firme tramite SPID per la legge di iniziativa popolare: “Cittadini per il Clima”. Il progetto mira a dare la “parola ai cittadini, la dove gli stati hanno fallito”. Il suo scopo è portare in Italia le Assemblee dei cittadini estratte a sorte, una nuova forma di democrazia deliberativa sperimentate oramai da vent'anni, dove un gruppo di cittadini sorteggiati su base campionaria rappresentativa della popolazione, discute e delibera su un tema dopo essere stato formato da esperti.
Un passo verso la democrazia diretta
L’iniziativa è promossa dalla coalizione “Politici per caso - Cittadini informati per decidere” (una coalizione di soggetti e movimenti non elettorali, come le Sardine, Democrazia Radicale, Eumans, Yezers, Oderal, Certi Diritti, gruppi locali di Extinction Rebellion, Diem 25, Certi Diritti) e dal movimento paneuropeo fondato da Marco Cappato “Eumans - Cittadini per la democrazia e la sostenibilità”, che sostiene i costi per la realizzazione della raccolta firme online. Primo firmatario della proposta è Mario Staderini, giurista e attivista che ha aperto la strada alla rivoluzione della democrazia diretta in Italia, con la sua azione volta alla conquista storica della firma digitale per referendum e leggi di iniziativa popolare.
Il testo della legge sull’emergenza climatica
L’obiettivo è raggiungere le 50mila firme necessarie a depositare la proposta di legge in Parlamento. Nel mondo si sta diffondendo un nuovo modello deliberativo per soluzioni innovative su temi come il riscaldamento globale. Le assemblee civiche sul clima aiutano ad affrontare domande che i politici eletti non hanno il coraggio di discutere: tassazione delle emissioni, sussidi alle fonti fossili, crescita demografica, allevamenti intensivi.
Cappato: "Portiamo in Italia un modello di democrazia partecipativa che funziona in tutto il mondo"
“Mentre la COP26 sta per volgere al termine, là dove gli Stati hanno finora fallito nella lotta ai cambiamenti climatici, dobbiamo intervenire come cittadini attivando ogni strumento di partecipazione”, ha dichiarato Marco Cappato, attivista politico e fondatore del movimento paneuropeo di iniziativa popolare Eumans, impegnato sui temi della sostenibilità “Con il lancio della raccolta firme online sulla proposta di legge popolare “Cittadini per il clima” vogliamo farlo istituendo in Italia un modello di democrazia partecipativa che sta funzionando in tutto il mondo: le assemblee civiche estratte a sorte sul clima”.
“Nel mondo si sta diffondendo un nuovo modello deliberativo per adottare soluzioni innovative su temi come il riscaldamento globale. Si tratta delle “Citizens’ Assemblies”: assemblee di persone sorteggiate su base campionaria, che col supporto di esperti studiano, dibattono e decidono”, ha dichiarato Lorenzo Mineo, coordinatore del Comitato Promotore di “Politici per caso - Cittadini informati per decidere”, Anche l’Italia ha bisogno di una grande assemblea civica estratta a sorte sui temi ambientali, come quella realizzata dalla Francia l’anno scorso con la Convention Citoyenne pour le Climat, per imporre alla politica una nuova agenda sulla più grande emergenza del nostro tempo: la crisi climatica”.