Conte apre al dialogo coi talebani: durissime reazioni di Sgarbi e Italia Viva
Per il leader di Rinascimento si tratta di "parole vergognose", mentre per Gennaro Migliore sono "un insulto a chi sta soffrendo e sta fuggendo"
"Vergognose". Così Vittorio Sgarbi definisce le dichiarazioni di Giuseppe Conte sull'opportunità di aprire "un un serrato dialogo con il nuovo regime talebano, che si è dimostrato abbastanza distensivo"
Giuseppe Conte ha detto che "l'esito di questo ventennio di impegno della comunità internazionale in Afghanistan mi ha addolorato come credo abbia addolorato e angosciato tutti voi. Constatare dopo 20 anni l'insediarsi rapido ed efficace del nuovo Emirato islamico, mi ha lasciato sgomento".
Il nuovo capo politico ha aggiunto che "ora è prioritario costruire i corridoi umanitari e portare qui tutte le persone che hanno collaborato e che si sono più esposte per i diritti civili. Ne approfitto per dire che ci siamo già mossi come M5S. Sapete che noi abbiamo le restituzioni: parte di questi soldi chiederò che siano destinati a finanziare i corridoi e l'accoglienza".
Intervenendo alla presentazione di un libro ha inoltre argomentato: "Sullo sfondo c'è poi da interrogarsi sul fatto che non è con le armi che risolveremo problemi così", prospettando quindi la necessità "di un dialogo costante con il nuovo regime".
Secondo Conte, Russia e Cina, "devono sedersi al tavolo e l'occidente deve coinvolgere tutta la comunità internazionale per tenere i talebani dentro un dialogo serrato per proteggere il lavoro fatto e garantire sicurezza a tutti".
Durissima la reazione di Vittorio Sgarbi: "Mentre da Kabul arrivano le prime notizie di rastrellamenti casa per casa da parte dei talebani, di donne che fuggono e si nascondono per paura di ritorsioni, di spari sulla folla, di bambini terrorizzati che cercano riparo all’aeroporto, il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte, sempre più imbarazzante, auspica “un dialogo serrato con i talebani, il regime si è dimostrato distensivo". La sua posizione è quella della Cina. Non c'è che dire: da avvocato del popolo ad avvocato dei talebani è un attimo".
Altrettanto critico il deputato di Italia Viva Gennaro Migliore, secondo il quale le parole di Conte sono "un insulto a chi sta soffrendo, a chi si nasconde, a chi fugge. Perché sa bene di cosa sono capaci i Talebani. Un maldestro tentativo di compiacere quei Paesi che sono stati pronti a riconoscere subito e senza neanche troppo dispiacere il regime talebano. Ma noi siamo l'Italia! E l'ex premier pare non saperlo".
Giuseppe Conte è poi tornato sul tema con un post su Facebook:
"Di fronte al disastro umanitario che è in corso in Afghanistan, dove sono in pericolo i più elementari diritti fondamentali, è vergognoso che in Italia ci sia chi gioca a strumentalizzare fatti e dichiarazioni per biechi fini di polemica politica. La polemica proviene dagli esponenti di quella stessa forza politica che ha inneggiato al “rinascimento arabo” e che ha sostenuto fideisticamente che il percorso che si stava compiendo in Afghanistan fosse risolutivo e privo di errori. In realtà, adesso è prioritario che l'Europa e l’intera comunità internazionale si facciano promotrici di corridoi umanitari per salvaguardare la vita di chi in questo momento è in pericolo e sta scappando dall'Afghanistan. Al contempo è assolutamente necessario che tutta la comunità internazionale esprima una compatta pressione (ho inteso questo, quando nell’ambito di un più articolato ragionamento politico, ho parlato di “serrato dialogo”) sui talebani affinché siano costretti ad accettare condizioni e garanzie per il riconoscimento e la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali della popolazione. Le armi hanno fallito e al momento non si preannunciano altre strade se non vogliamo abbandonare a se stessa la popolazione afgana. E adesso dobbiamo fare ricorso a tutti gli strumenti utili a ottenere questo obiettivo. Il M5S è impegnato in questo, ad altri lasciamo le rozze polemiche politiche”.