M5s, rischi scissione: Bonafede-Taverna contiani, Toninelli-Spadafora grillini

Di Maio, Fico e Buffagni cercano di mediare, ma il M5s si spacca in due tronconi tra chi sta con Conte e chi sta con Grillo. E tu chi vorresti come capo? VOTA

La foto pubblicata da Toninelli sul suo profilo Facebook
Politica
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Sullo sfondo dello scontro con Beppe Grillo, resta l'ipotesi di un partito di Giuseppe Conte, qualora la frattura con il fondatore del M5s fosse destinata a non ricomporsi più. "E' chiaro che molti di noi sceglierebbero di andare con Giuseppe", ammette una gola profonda di Palazzo Madama all'AdnKronos. Insomma, il rischio scissione è molto concreto. Anche perché l'ex premier rimane un punto di riferimento attrattivo. Lo conferma il sondaggista di Emg Acqua Fabrizio Masia, che nei mesi scorsi ha già avuto modo di testare le potenzialità di un ipotetico partito di Conte attribuendogli circa il 15%.

 

 

Ruocco, Toninelli, Spadafora, Tofalo e Crippa con Grillo

Ma chi sta con chi? Il Corriere della Sera prova a tracciare una panoramica di chi seguirebbe Conte e chi invece resterebbe fedele a Grillo. Secondo il Corriere, tra chi resterebbe con Grillo ci sarebbero soprattutto esponenti del M5s della prima ora. "È il caso di Carla Ruocco, già a suo tempo nel direttorio con Luigi Di Maio, Roberto Fico e Alessandro Di Battista. Oppure di Danilo Toninelli, indimenticato ministro alle Infrastrutture nel primo governo guidato da Conte, quello gialloverde. Con il garante sono schierati anche l’ex ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, il capogruppo alla Camera Davide Crippa e il deputato Angelo Tofalo. Con loro quasi tutti i deputati alla prima esperienza parlamentare fedeli ad una delle regole fondamentali del M5S".

Patuanelli, Taverna e Spadafora con Conte

E chi invece potrebbe seguire l'ex premier? "Con Conte sono schierati in gran parte i senatori. Sono sicuramente al fianco dell’ex premier nel tentativo di dare vita ad un nuovo Movimento5Stelle i tre che venerdì sera sono stati a casa sua per oltre due ore per individuare possibili vie d’uscita dall’impasse. Sono il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, la vicepresidente del Senato Paola Taverna, il capogruppo a Palazzo Madama Ettore Licheri. Ma sta sicuramente con Conte anche l’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede", conclude il Corriere.

Nel mezzo, cercano di svolgere il difficile compito di mediatori i vari Di Maio, Roberto Fico e Stefano Buffagni.