Conte-show contro i politici-affaristi: "Renzi astuto nella contaminazione"
Il M5s ha presentato la proposta di legge che introduce il divieto, anche per deputati e senatori, di "percepire denaro superiore a 5000 euro da governi esteri"
Conte tuona: "Niente ritorno a lanciare monetine sui politici. Si tengano separata gli affari dalla politica"
"Noi non vogliamo tornare alle immagini dei cittadini che lanciano le monetine ai politici. Quelle immagini sono ancora vive nella nostra storia, appartengono a un clima che risultava talmente inquinato e torbido. E noi vogliamo fare di tutto per allontanarne il ritorno. Vogliamo prevenire e allontanare la politica dagli affari". E' quanto ha affermato Giuseppe Conte nella conferenza stampa dedicata ai rischi di intreccio fra politica e affari. "Noi siamo molto preoccupati. Di qui - ha aggiunto il leader M5s - questo nostro appello. Da settimane cerchiamo di riportare l'attenzione sulla questione morale che e' il fondamento dell'azione politica".
Il leader pentastellato ha voluto noltre respingere le accuse espresse contro il suo partito di essere "giustizialista". "E' un'accusa che respingiamo. Noi siamo garantisti. Garantisti della nostra Costituzione". Lo ha detto il leader M5s, Giuseppe Conte, in una conferenza stampa sul tema dei legami fra politica e affari.
Conte su Renzi: "Astuto, e' la punta abilissima della contaminazione tra politica e affari"
"Renzi e' una persona astuta, forse il piu' abile a fare tesoro di questo stato di cose che getta discredito sulle istituzioni nell'integrare le proprie casse del bilancio personale. Il problema - ha aggiunto - siamo tutti noi che non riusciamo ad aver la giusta reazione. Lo sapevamo tutti che contaminava politica con affari, quello che mi ha sorpreso e' il fatto di apprendere che gia' da presidente del Consiglio svolgesse questo tipo di attivita' e costruisse questa rete".
"E' la punta abilissima - ha proseguito Conte- astuta della contaminazione politica-affari. Noi possiamo assistere e consentire che non ci siano norme che chiariscano che un parlamentare non puo' prendere soldi da governi stranieri se sei pagato dai cittadini italiani?", ha osservato. "Il livello di spudoratezza e' diventato cosi sofisticato" perche' i cittadini "vedono Renzi che sfida Conte in Tv, ma io vorrei fare un confronto in Parlamento" su questo tema, ha aggiunto ancora il leader M5s.
"Non sto dicendo che non si possa tenere un confronto, ma questo e' il modo di Renzi di metterla sull'abilita' comunicativa. Di che devo parlare con Renzi? Di affari? Posso parlare con un senatore che facendo parte del governo mi ha attaccato sulla pandemia, quando in cabina di regia c'erano i capi delegazione di tutti i partiti?", ha chiesto l'ex premier.
GUARDA IL VIDEO:
Conflitto interessi, proposta di legge M5s: "Tetto 5mila euro da Stati esteri a deputati e senatori eletti"
A tal proposito, Giuseppe Conte ha ribadito il divieto, anche per deputati e senatori, di "percepire denaro che sia superiore a 5000 euro da governi o enti pubblici di Stati esteri". E' quanto prevede la proposta di legge del Movimento 5 stelle in tema di conflitto di interessi presentata oggi. "L'Italia oggi non ha, in realta', una legge sul conflitto di interessi, ma una legge che ne tratta alla lontana e che venne valutata dalla commissione di Venezia del Consiglio di Europa, gia' nel 2004, come inefficace", ha sottolineato la vicepresidente M5s del Senato, Mariolina Castellone nel corso di una conferenza stampa con Giuseppe Conte, illustrando la pdl.
"Da allora nessuna soluzione e' stata trovata. La nostra legge parte da un principio che deve essere condiviso, e che certamente e' condiviso dai patrioti che stanno al governo", ha aggiunto. "Chi ha cariche pubbliche e di governo" presenta casi di incompatibilita' se compie "attivita' patrimoniale nel caso in cui si partecipi per piu' del 2 per cento al capitale sociale di imprese che svolgono attivita' in regime di autorizzazione o con concessione rilasciata dallo Stato, dalle Regioni o dagli Enti locali. E' una legge che ha un fortissimo impianto preventivo, con l'obblico di dichiarare tutti i casi di incompatibilita' all'autorita' garante per la concorenza e il mercato entro dieci giorni" dall'assunzione del ruolo, pena la decadenza, ha fra l'altro ricordato