Covid, allo studio tamponi anche per vaccinati. E Draghi apre al Quirinale
Cabina di regina con le misure anti-contagio, la durata del governo, l'elezione del presidente della Repubblica: la conferenza stampa di fine anno del premier
"Covid, i vaccini restano lo strumento migliore contro il virus". Ma "prendere tutte le precauzioni possibili"
Utilizzo mascherine, sempre, all'aperto, magari di tipo FFp2. Non escluso l'uso del tampone anche per i vaccinati e la riduzione della durata del Green Pass. Sono le misure allo studio della cabina di regia nel governo in programma domani e che l'esecutivo potrebbe varare per contrastare la velocità e la pericolosità della diffusione della variante Omicron, "che ha aperto una nuova fase". Lo ha spiegato il presidente del Consiglio Mario Draghi nella consueta conferenza stampa di fine anno del premier organizzata dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti in collaborazione con l'Associazione della Stampa parlamentare e ospitata all'Auditorium Antonianum di Roma. Una conferenza stampa in cui Draghi ha ricordato come l'azione della cabina di regia è focalizzata sul raggiungimento di tre obiettivi: "Niente chiusure, scuola in presenza e socialità soddisfacente", cercando di "difendere la normalità raggiunta". "Bisogna prendere tutte le precauzioni possibili", anche se "i vaccini", visto che "tre quarti dei morti" di Covid "sono non vaccinati", restano lo strumento di difesa migliore dal virus", ha ricordato però il premier, secondo cui "ogni decisione sarà guidata dai dati, non dalla politica".
"Obbligo vaccinale resta sullo sfondo"
L'obbligo vaccinale resta sempre sullo sfondo, non e' mai stato escluso. Cosi' il premier Mario Draghi. "Oggi lo valuteremo. Valuteremo se estenderlo ad altre categorie", ha aggiunto il premier. "Se i dati continuano a peggiorare l'obbligo vaccinale sara' oggetto di discussione in tempi brevissimi", ha detto.
"Lockdown per non vaccinati? Per ora no"
"Per ora non parliamo di lockdown per i non vaccinati, ogni risposta è sul tavolo. Non credo che la cabina di regia di domani si occuperà di questo. Bisogna considerare che tre morti su quattro sono non vaccinati".
"Vaccino, l’Ue ha donato più dosi di chiunque altro"
L'Ue "ha fatto piu' di ogni altro in termini di donazioni di vaccini. Questo e' un punto di orgoglio e l'Italia ha fatto la sua parte". "Donare va benissimo ma poi bisogna organizzare la struttura per far arrivare i vaccini dove servono, e qui siamo molto indietro", ha aggiunto.
“Covid, fare tamponi tra la seconda e la terza dose”
"Va capito che nel periodo tra seconda e terza dose, quando la durata dei vaccini tende a scadere, occorre fare il tampone per contrastare la diffusione del virus".
"Abbiamo posto le condizioni perché il governo possa continuare indipendentemente da chi ci sarà. Il Governo ha fatto molto di quel che era stato chiamato a fare"
"Noi abbiamo conseguito tre grandi risultati: l'Italia è uno dei Paesi al mondo con più vaccinati, ha consegnato in tempo il Pnrr e raggiunto i 51 obiettivi. Abbiamo fatto un lavoro perchè l'operato del governo continui, indipendentemente da chi ci sarà", ha spiegato Draghi a una domanda sul proprio futuro, anche rispetto alle prossime elezioni per la presidenza della Repubblica. "Le persone sono sempre importanti, l'importante è che il governo sia sostenuto dalla maggioranza che ha sostenuto questo governo, la più ampia possibile", ha aggiunto. "Il governo ha fatto molto di quel che era stato chiamato a fare".
“La vita del governo la decide il Parlamento. L’ha decisa quest'anno e la deciderà sempre”
"La responsabilità quotidiana sta nel Parlamento, la sua prosecuzione sta nel Parlamento, è il Parlamento che decide la vita del governo, l'ha decisa quest'anno e la deciderà sempre. La nostra Costituzione prevede un governo parlamentare, i risultati sono stati possibili perchè c'è il Parlamento”, ha replicato ancora il premier a chi gli chiedeva se ritenesse concluso l'operato del suo governo.
L’importante è che il governo sia sostenuto da maggioranza ampia”
"L'importante è che il governo sia sostenuto da una maggioranza come quella che ha sostenuto questo governo, la piu' ampia possibile" ha risposto Draghi a una domanda sull'eventuale proseguimento diella legislatura per un altro anno, accogliendola con una risata, nella conferenza stampa di fine anno.
“I miei destini personali non contano. Sono un nonno a servizio delle istituzioni. Decidono le forze politiche”
"I miei destini personali non contano assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni. Io sono un nonno a servizio delle istituzioni, la responsabilità della decisione è interamente nelle mani delle forze politiche, non è nelle mani degli individui, sarebbe un'offesa per l'Italia che non è determinata dai singoli individui".
“Quirinale, affetto per Mattarella modello di presidente della Repubblica”
"Bisogna inviare un messaggio di affetto" al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, "ha svolto splendidamente il suo ruolo, lo ha fatto con dolcezza e fermezza. Ha attraversato momenti difficilissimi nel suo settennato. Ha scelto con lucidità e saggezza", ha sottolineato Draghi. "E' l'esempio e il modello di presidente della Repubblica", ha aggiunto.
“Maggioranza spaccata su Colle si ricompone su governo? Scenario da temere"
Quello di una maggioranza che si spacchi nell'elezione del presidente della Repubblica "certamente e' uno scenario da temere". "Avendo detto che ci vuole una maggioranza ampia anche piu' ampia della attuale perchè l'azione di governo contini, e' immaginabile una maggioranza che si spacchi sulla elezione del presidente della Repubblica e si ricomponga nel sostegno al governo? E' la domanda che dobbiamo farci", sostiene.
"Essenziale che il governo vada avanti fino al 2023"
"E' essenziale, per continuare l'azione di contrasto della pandemia, di rilancio della crescita e l'attuazione del Pnnr ,che la legislatura vada avanti fino al suo termine naturale", ha aggiunto il premier rispondendo a una domanda sull'eventuale voto anticipato.
Crescita oltre il 6%. Il Debito/Pil comincia a scendere già da quest'anno”
"La campagna di vaccinazione è stata essenziale per rilanciare l'economia: la crescita a fine anno si assesterà, come detto oltre il 6% dopo un calo pari quasi al 9% lo scorso anno. Prevediamo che il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo scenda già da quest'anno", ha aggiunto Draghi.
“Recovery, centrati i 51 obiettivi. Lavoro lungo ma soddisfacente. Ora discutere l'Accordo Operativo”
Il Pnrr è "centrale" per la crescita e "oggi posso dirvi che abbiamo raggiunto tutti e 51 gli obiettivi concordati con la Commissione Ue", tra "due-tre mesi" ci sarà "la tranche dei prestiti previsti". "L'Italia, i comuni, le regioni e il governo si muovono con determinazione e con forza, è importante essere all'erta perchè il percorso è lungo e complesso, ma si può essere soddisfatti per quanto fatto quest'anno". "In questo momento - ha aggiunto Draghi - è in discussione in Commissione" Ue "la firma di quello che si chiama Accordo operativo, che è il passo successivo e che apre il periodo di uno o due mesi di interlocuzione con la Commissione prima di accordare i prestiti previsti".
"Governo resta pronto a sostenere economia in caso di rallentamento"
"Il Governo resta pronto a sostenere l'economia in caso di rallentamento", ha assicurato il premier.
“Italia lancerà maggiore costellazione europea di satelliti”
"Tra le varie iniziative che abbiamo intrapreso, c'è la Strategia italiana dello spazio, che in totale impegna 4,5 miliardi di euro. L'Italia lancerà la maggiore costellazione europea di satelliti per l'osservazione della Terra in orbita bassa, importante per la protezione ambientale e climatica e anche per sviluppare servizi innovativi per le imprese", ha fatto sapere Draghi. "Il nome della costellazione - ha aggiunto - sarà proposto dalle giovani e dai giovani italiani con un concorso a inizio 2022 e lo faremo scegliere dai nostri astronauti, guidati da Samantha Cristoforetti che volerà di nuovo nello spazio sempre l'anno prossimo".
"Energia, i produttori devono aiutare le imprese e le famiglie"
"I grandi produttori o venditori di energia stanno facendo profitti fantastici, l'idroelettrico ha un costo che non è quello del gas ma viene venduto al prezzo del gas". Perciò bisognerà "chiamare i grandi produttori a partecipare a questo sostegno al resto dell'economia, anche loro devono aiutare imprese e famiglie", ha risposto Draghi a una domanda su come intervenire a fronte dell'aumento del prezzo dell'energia.
“Fisco, riforma Irpef favorisce redditi medio-bassi”
"Non è vero" che la riforma del fisco disegnata dal governo privilegia i redditi medio-alti, al contrario "i principali beneficiari della riforma fiscale sono i lavoratori e i pensionati a reddito medio-basso", ha sottolineato Draghi rispondendo a una domanda sul tema. "In termini percentuali i maggiori benefici derivanti dalla riduzione delle aliquote Irpef e dal taglio dei contributi per il 2022 si concentrano sui lavoratori con 15mila euro di reddito. Non sono medio alti questi, no?", ha chiesto retoricamente il premier. "Se poi consideriamo anche gli effetti derivanti dall'assegno unico per i figli - ha aggiunto Draghi - a beneficiare saranno soprattutto le famiglie di lavoratori a basso reddito: una famiglia con due persone che lavorano, due figli, un reddito familiare di 30mila euro, vedrà nel 2022 un incremento del 9% del reddito disponibile con un guadagno di circa 2.700 euro. Si può andare avanti con questi esempi mostrando che ci sono aumenti anche maggiori. Quindi non è vero" quanto sostenuto da chi ha posto la domanda.
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“Covid, non ho indicatori su impatto economia 2022”
"Non ci sono proiezioni" su un possibile impatto del Covid sull'economia per il 2022, ha spiegato Draghi sulla congiuntura, ricordando che per il 2021, "le proiezioni del governo si sono dimostrate sbagliate per difetto avendo una crescita parecchio piu' alta e con tutti gli indicatori in positivo". E' "normale - ha aggiunto - chiedersi se la pandemia continuera' e quale sara' l'impatto sulle previsioni di crescita 2022. Non vediamo molto per l'Italia - ha sottolineato - ma per la Germania si' perche' li' la diffusione va piu velocemente", e "gli indicatori del sentimento di investitori imprenditori e consumatori vertono in negativo".
“L’Italia ha tutto per tornare a crescita forte”
Avere un debito pubblico oltre il 150% è stata "una riflessione che ha accompagnato tutta l'azione di governo fin dall'inizio. La risposta è che da un debito pubblico alto si esce con un crescita, equa e sostenibile, ma soprattutto forte cui il nostro paese non era piu' abituato", ha aggiunto il premier, sottolineando che "l'Italia ha tutto il necessario per tornare a crescere come prima". "Quest'anno - ha osservato - è stato un anno di grandi problemi e sfide ma gli italiani hanno reagito in maniera straordinaria" facendo ben capire "a quanto tengano alla stabilità politica".
“Pensioni, bisogna dare certezza: non cambiare ogni 3 anni”
"Sulle pensioni c'è stata una catena infinita di riforme durate 30 anni, questo continuo riformare inietta una incertezza nelle persone che ha effetti negativi sulle abitudini di consumo e investimento e quindi sulla crescita economica. Bisogna dare ai pensionati la certezza che il sistema non cambi ogni 3 anni", ha spiegato Draghi che rispondendo a una domanda sulla riforma previdenziale ha detto: "L'apertura del tavolo con i sindacati sulle pensioni era mia intenzione già un mese e mezzo fa, i provvedimenti presi in manovra sono transitori, per affrontare il prossimo anno, che servisse una riforma più ampia mi pareva normale". Le questioni da affrontare ha spiegato Draghi sono: "Una maggiore flessibilità in uscita, come si fa ad avere un sistema che garantisca un certo livello di pensioni per giovani e precari, terzo: cosa si può fare per riprendere la strada della previdenza complementare e quarto: oggi chi va in pensione e vuole contiunuare a lavorare viene punito", ma per il premier resta comunque "il vincolo a non rimettere in discussione la sostenibilità del sistema contributivo".
“Con la rottamazione delle mini-cartelle finiti i condoni”
"All'inizio fu fatto un provvedimento che rottamava le cartelle di piccolo importo che era, sostanzialmente, un minicondono. Li', almeno per quanto mi riguarda, si ferma ogni azione di condono", ha affermato Drghi che per combattere l'evasione fiscale sottolinea la necessita' di "fare una riforma del sistema di riscossione. Molte cose sono cambiate in questi mesi - ha osservato - in particolare nella capacita' dell'Agenzia delle entrate di accedere alle banche dati" portando "dati un pochino migliorati. Ma la battaglia e' lunga - ha concluso - e molte cose sono da fare e si faranno".
"Eutanasia, bisogna dare attuazione a sentenza Consulta Siamo nelle mani del Parlamento”
Sulla eutanasia siamo nelle mani del Parlamento e della Costitizione, c'è una sentenza della Corte Costituzionale a cui va data attuazione".
“Mps, no pregiudizio Ue sugli aiuti di Stato. Non credo difficoltà su questo fronte”
"Non credo ci sia più pregiudizio nei nostri confronti a Bruxelles, sulle regole degli aiuti di Stato", ha risposto Draghi a una domanda sul tema del Monte Paschi di Siena. "Gli investimenti necessari per la transizione climatica, ecologica, ma anche gli altri investimenti del Pnrr non si possono fare senza il ruolo dello Stato, le regole" sugli aiuti di Stato "devono essere compatibili con l'appello della Ue per gli impegni presi". "Non immagino difficoltà su quel fronte", conclude sulla banca senese.
“Csm, meccanismo elezione verrà certamente cambiato”
"Più che un problema di credibilita' c'e' un problema di riforma del Csm che puo' portare a una sua credibilità diversa". "Il meccanismo di elezione del Csm verra' cambiato certamente. Non credo che riusciremo a farlo nel Cdm di domani".